TACENO – “L’emergenza viabilistica di questi giorni sottolinea l’importanza di progettare un percorso alternativo per la SP62 da Taceno all’imbocco della SS36, una vera criticità viabilistica sancita anche dalla Regione nel recente Piano territoriale Valli Alpine (PTRA) e che necessita di un approfondimento tecnico ed economico subito dopo la tornata elettorale di maggio”.
Questo il pensiero di tredici sindaci dell’Alta Valsassina, del Centro Valle e della Val d’Esino che hanno deciso di lanciare un appello con una mozione all’Amministrazione provinciale che sta per approvare la variante del PTCP, ma anche alle altre istituzioni interessate.
La mozione è sottoscritta dall’Assessore provinciale all’Ambiente e Sindaco di Perledo Carlo Signorelli, dal Presidente della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, val d’Esino e Riviera e Sindaco di Parlasco Alberto Denti e dai Sindaci dei comuni di Casargo (Pina Scarpa), Cortenova (Luigi Selva), Crandola (Roberto Pozzi), Esino Lario (Giovanni Dell’Era), Introbio (Fernando Rupani), Margno (Massimiliano Malugani), Pagnona (Martino Colombo), Premana (Silvano Bertoldini), Primaluna (Mauro Artusi), Taceno (Marisa Fondra), Vendrogno (Pietro Andrea Acerboni).
Tra le problematiche che hanno spinto i primi cittadini ad a scendere in campo, oltre all’ultima chiusura della SS36 che ha riversato il traffico sulla Provinciale 62, anche le frequenti interruzioni di quest’ultima nel tratto Bellano-Taceno a causa di smottamenti e frane con ripercussioni negative sulle attività economiche e le movimentazioni di lavoratori, studenti, operatori sociali e personale amministrativo degli enti;
Alberto Denti sottolinea come “la Comunità montana ha già elaborato uno studio di fattibilità per un primo lotto in galleria da Taceno a Portone che prevederebbe un tunnel di 1,6km, eliminando il tratto più critico dal punto di vista viabilistico e idrogeologico”. Denti sottolinea come tale esigenza sia stata rappresentata qualche mese fa all’Assessore Regionale Del Tenno ed è stata inclusa nella recente analisi della Regione Lombardia per la redazione del PTRA – Valli Alpine: le Orobie Bergamasche e l’Altopiano Valsassina.
Carlo Signorelli sottolinea come l’ostacolo maggiore sia di natura economica e che occorre pertanto valutare attentamente ricadute economiche positive sui territori interessati, possibili progetti alternativi e soprattutto i costi reali; a tale riguardo per Signorelli bisogna “valutare anche meccanismi di project-financing, ad esempio con ritorni economici legati a pedaggi riscossi per un determinato numero di anni. Dall’auspicata progettualità non si deve dimenticare il collegamento tra SS36 e la SP65 della Val d’Esino.”