LECCO – L’integrazione e la multiculturalità sono stati i temi centrali del seminario “Cristina Rossi” promosso da Avis Regionale Lombardia al Politecnico di Lecco lo scorso sabato 5 dicembre.
Una mattinata ricca di spunti interessanti che ha avuto come filo conduttore la comunicazione moderna tra social network ed ebook tant’è che non si è trattato di un convegno classico: i 150 partecipanti hanno assistito alla “messa in onda di un telegiornale” condotto dai volontari di Avis Lombardia che hanno intervistato Andrea Vitali. Una formula innovativa che ha sicuramente centrato l’obiettivo: mantenere alta l’attenzione dei presenti.
“Accoglienza non vuol dire solo “accogliere il magrebino”, ma è un moto dell’anima nei confronti degli altri – ha sottolineato lo scrittore bellanese –. Sono stato medico di base per 20 anni e il mio ambulatorio rappresentava un piccolo luogo di accoglienza. Ricordo che tra i miei pazienti c’erano anche quelli che un tempo erano i ragazzotti del paese che si divertivano a prendermi in giro e fare a tutti molti dispetti. Certamente non ho mai meditato vendette nei loro confronti, però mi sono dilettato nel capire il loro passato e il loro vissuto. Mi sono chiesto perchè la vita li avesse messi in una situazione di instabilità e ho cercato di analizzare il loro stato di migranti all’interno del loro stesso paese. Sono arrivato alla conclusione che tutto era legato alla sfortuna. La stessa che ha chi, oggi, nasce in uno stato dilaniato dalla guerra”.
E ancora:”L’accoglienza ha mille sfaccettature: non significa dare l’euro a chi suona per strada…Con la multiculturalità dei nostri paesi riuscire a comunicare bene certi concetti di convivenza civile e accoglienza è fondamentale. Bisogna anche capire dove questi concetti non vengono apprezzati in maniera sufficiente e quindi, lo dico senza timore, dove l’accoglienza non ha senso di esistere”.
Lo scrittore bellanese, anche in uno dei suoi libri “Un bel sogno d’amore” ha citato l’Avis Lombardia e quella del suo paese:”Sono contento di essere qui perché mio padre fu uno dei soci fondatori dell’Avis bellanese, è stato segretario dell’associazione per anni…e perché credo molto nella funzione sociale di queste associazioni”.
Momenti di commozione nel ricordare Cristina Rossi, l’indimenticata presidente di Avis Lombardia, alla quale è dedicato il seminario:”Cristina è un’amica – ha ricordato Roberto Stevanin, presidente di Avis Legnano –, mi ha trasmesso alcuni dei valori fondanti di Avis che sto cercando di tramandare. Io credo molto nel volontariato attivo, nelle persone che si adoperano per portare avanti tutte le attività delle associazioni, come questa promossa da Avis Lombardia”.
Durante la giornata è stato sottoscritto anche il protocollo di intesa tra Avis Lombardia e Libertas Lombardia che permetterà di avviare una collaborazione sui temi legati allo sport e ai sani stili di vita. “L’accordo con Libertas si inserisce in un contesto importante che è quello della promozione degli stili di vita corretti – ha spiegato Domenico Giupponi, presidente di Avis Regionale Lombardia – In questo senso sappiamo bene che l’attività fisica è fondamentale. Da un punto di vista operativo con Libertas organizzeremo le “Avisiadi 2016”, le olimpiadi dedicate ai volontariati di Avis in programma a Milano il 16 novembre 2016”. Il presidente Giupponi ha poi commentato la giornata:”Siamo molto soddisfatti: è stato un onore avere come ospite Andrea Vitali che ci ha molto coinvolti nel suo intervento. Ritengo che la comunicazione oggi non sia più quella tradizionale e noi abbiamo dimostrato di essere aperti a momenti di rivisitazione di una nuova comunicazione che inevitabilmente passa attraverso i social media”.
La grande partecipazione dei giovani è uno degli aspetti più positivi della giornata:”I ragazzi sono la nostra speranza – ha dichiarato Casimiro Carniti, segretario di Avis Regionale Lombardia –, sono i soggetti su cui investiamo di più, rappresentano una risorsa per il futuro. Da questi convegni speriamo possa emergere la loro voglia di fare gruppo e di fare esperienza insieme perché da soli non si va da nessuna parte”.
Spazio anche alle celebrazioni per il 20esimo anniversario dell’Avis Provinciale di Lecco con la consegna di due targhe a Serafino Tavola, primo presidente di Avis provinciale e a Gianfranco Erba, ex primario del Centro Trasfusionale. “Vent’anni non sono una passeggiata – ha commentato Bruno Manzini, presidente Avis Provinciale Lecco – sono stati anni di coordinamento delle 19 Avis della provincia di Lecco. Periodo nel quale sono stati raggiunti risultati significativi: siamo passati da 9mila a 16mila donatori con un +65% e non è importante per i numeri ma perché è una risposta sempre più grande che il territorio dà alle persone malate. A Lecco si raccoglie quasi il doppio del sangue che serve e l’eccedenza viene ceduta a chi la necessità”.

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