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LECCO – Ufficialmente si sta attendendo la fine del collaudo e degli interventi di collegamento con la centrale nazionale di Napoli, ma le nuove telecamere “leggi targhe” installate in città stanno già iniziando a registrare alcuni dati: quelli del flusso di veicoli in transito da Lecco, complessivamente 230 mila automezzi ogni giorno.
La mole più significativa di traffico si registra ovviamente sul tratto di Statale 36 che attraversa capoluogo di provincia, con 30 mila veicoli di passaggio quotidianamente sul Ponte Manzoni, un migliaio in meno rispetto a quanti vengono registrati dal varco di telecamere situato nel tratto di “super” tra Civate e Oggiono.
Se il “Terzo” ponte è quindi la via più trafficata per chi si transita, accede o lascia la città, il Ponte Kennedy (ponte “Nuovo”) è la seconda via di ingresso e uscita dal capoluogo con 10 mila veicoli che lo percorrono ogni giorno sia in entrata che in uscita.
Numeri inferiori per il ponte “Vecchio” (Azzone Visconti) da un anno percorribile solo in direzione di Malgrate: sono circa 5 mila gli automezzi che quotidianamente lo attraversano.
Le statistiche relative al flusso veicolare rilevate dagli altri varchi, complessivamente 19 per una dotazione complessiva di 40 telecamere situate sul perimetro e nelle vie centrali della città, fanno registrare una media giornaliera tra i 5 e i 10 mila transiti.
Dati relativi alla viabilità del capoluogo che è stato possibile ottenere grazie alle nuove telecamere che registrano il passaggio di ogni autoveicolo, leggendone la targa e archiviandone transito in una banca dati a disposizione delle forze di polizia.
Il nuovo sistema di videosorveglianza, a partire da luglio quando tutte le procedure saranno terminate, sarà lo “scudo” che difenderà Lecco dalla delinquenza: infatti, le forze dell’ordine potranno inserire nel sistema informatico le targhe di auto rubate (spesso usate per commettere furti e rapine) o nelle disponibilità di persone indagate e conoscere in tempo reale il loro spostamento in città, quindi intervenire con una pattuglia.
“E’ un deterrente contro la commissione di reati sul territorio – ha sottolineato il comandante della Polizia Locale, Franco Morizio – e rappresenta una sicurezza in più per i nostri agenti che potranno sapere prima se stanno fermando soggetti pericolosi e quindi agire con tutte le precauzioni del caso. I dati riguardanti il traffico, ci permettono invece di lavorare su elementi certi e di sapere esattamente quanti veicoli transitano in un determinato punto della città; ci sarà quindi possibile intervenire, se necessario, per migliorare la viabilità cittadina”.
