A Malgrate rinasce l’albergo ristorante Promessi Sposi

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Fabio Dadati, La Casa sull'Albero
Fabio Dadati, presso la “Casa sull’Albero”

 

MALGRATE – Nuova vita per il ristorante hotel Promessi Sposi di Malgrate, storica struttura della seconda metà dell’ ‘800 situata sullo splendido lungolago. A porre un rinnovato sguardo imprenditoriale al rilancio dell’attività è Fabio Dadati, che martedì scorso ha voluto aprire le porte del ristorante ad alcuni rappresentanti di spicco del mondo imprenditoriale lecchese.

Un momento conviviale sì, ma anche un’occasione per illustrare quello che si presenta come un vero e proprio progetto imprenditoriale in chiave turistica. Infatti Dadati dopo 4 anni di gestione dell’albergo Casa sull’Albero, situata a ridosso del ristorante hotel Promessi Sposi, ha colto l’occasione che gli si è presentata acquisendo la gestione di quest’ultimo riuscendo ad unire le due strutture attraverso un passaggio pedonale suggestivo che collega la Casa sull’Albero al ristorante. Un primo intervento a cui ne seguiranno altri, nel corso dei prossimi due anni, volti alla ristrutturazione del ristorante e all’ampliamento dell’albergo.

Uno scorcio del ristorante Promessi Sposi di Malgrate

“A maggio di 4 anni fa – racconta Dadati – sono partito con la Casa sull’Albero, una sfida che oggi possiamo dire di aver vinto, visto il successo che abbiamo e stiamo riscuotendo. Tuttavia, le dimensioni della struttura composta da 12 camere ci permette si di avere bilanci positivi, ma per dare senso ad un’attività imprenditoriale di questo tipo avevamo bisogno di abbinare dell’altro. Ci si è presentata l’occasione del ristorante albergo Promessi Sposi posto a ridosso della Casa sull’Albero. Quale miglior occasione. Abbiamo così iniziato a stendere un progetto coinvolgendo l’amico, architetto, Arturo Montanelli che stiamo portando avanti. Una prima risistemazione al ristorante è stata data, ma nei prossimi due anni lo rifaremo completamente, mentre amplieremo l’albergo passando da 45 a 60 stanze e acquisiremo una stella in più rispetto alle 3 attuali”.

Intervento che vedrà la realizzazione di un’area benessere con solarium, palestra e ancora sale meeting e un ammodernamento che tuttavia non stravolgerà lo stile e la struttura dell’albergo che si fregia di quasi un secolo e mezzo di storia. “Vogliamo trovare un connubio tra modernità e tradizione – spiega Dadati – Un luogo accogliente che riesca a soddisfare le esigenze e i bisogni di una clientela sia turistica sia legata al mondo del business e a tal proposito stiamo sviluppando alcune sinergie con le aziende del territorio”.

Modernità e tradizione che si declineranno anche nei piatti del ristorante, conosciuto per un certo periodo da lecchesi e non con il nome “Da Giovannino”, la cui cucina è stata affidata allo chef Giorgio Cabella. “Anche in questo caso – prosegue Dadati – andiamo alla ricerca di qualcosa di nuovo da sapore antico, riscoprendo sapori e piatti della tradizione attraverso una loro rielaborazione e innovazione”.

Un’opera dell’artista Andrea Mariconti

Innovazione che passa anche attraverso alcuni servizi, come l’allestimento, in fase di ultimazione, di un deposito per biciclette elettriche, tema, quello della mobilità sostenibile, già affrontato da Dadati in occasione dell’apertura della Casa sull’Albero con la realizzazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Insomma un progetto ambizioso sul quale Dadati non ha dubbi: “Sono convinto che questa sia la strada giusta per poter sviluppare in modo concreto e tangibile il turismo nel nostro territorio”.

L’appuntamenti di martedì, è stato inoltre un’occasione per ammirare la mostra personale “The strange house in the wood” del giovane artista Andrea Mariconti, realizzata in collaborazione con la galleria milanese Federico Rui Arte Contemporanea, che è stata allestita da novembre a marzo presso la Casa sull’Albero.