VARENNA – “Esino Lario si apre al mondo. Già ieri gli arrivi sono stati oltre 450 e con il determinante apporto dei nostri volontari tutto sta andando per il meglio. Abbiamo già avuto modo di constatare il piacere dei wikipediani nell’incontrare la gente della nostra terra, per un evento che sta cambiando e che cambierà questo splendido territorio”.
Carlo Maria Pensa, presidente dell’associazione Amici del Museo delle Grigne, ha esordito così, mercoledì 22 giugno, alla conferenza stampa inaugurale di “Wikimania 2016”, l’annuale raduno dei wikipediani e wikimediani di tutto il mondo che si tiene per la prima volta in Italia secondo la formula dell’evento diffuso, ossia con ogni luogo, ogni piazza e ogni struttura di Esino Lario interessati all’organizzazione di convegni, incontri, maratone di editing, concerti e manifestazioni di vario genere.
“Sì, parte oggi un grande evento – ha detto Pensa nella sala Fermi di Villa Monastero a Varenna – destinato a favorire lo scambio tra i popoli e a dare una ragione di speranza in più per il futuro di ciascuno di noi”.
E lei, Iolanda Pensa, ideatrice e anima di “Wikimania 2016”, non ha esitato a parlare di questo appuntamento come di un evento che farà incontrare decine di lingue diverse e che si propone di “fare comunità” attorno a Wikipedia, il più importante strumento del sapere libero e condiviso, a disposizione di tutti.
“Questo è un progetto che ha preso forma perché tante persone hanno detto “ok, si può fare” – ha sottolineato la responsabile dell’evento – Ci saranno presentazioni e incontri di approfondimento anche su temi specifici e ci si confronterà su progetti educativi, sulla promozione dell’immagine di Wikipedia e sulla governance dell’enciclopedia stessa”.
“Ci sarà spazio anche per chi ama fare e imparare sul campo – ha aggiunto Iolanda Pensa – ci saranno formazioni rivolte tanto agli esperti come ai neofiti e inoltre Esino ospiterà incontri più informali tra persone che condividono gli stessi interessi e magari la stessa provenienza geografica o linguistica”.
“Dovevamo farci trovare pronti per questo appuntamento – ha affermato dal canto suo il sindaco di Esino, Pietro Pensa – e sistemare tutto ciò che poteva servire per accogliere al meglio il popolo dei wikipediani e tutti insieme, pubblica amministrazione e residenti, abbiamo messo in campo uno sforzo eccezionale che ha peraltro portato a un risultato addirittura superiore alle aspettative”.
“Abbiamo inaugurato il nuovo museo e cablato il paese dall’asilo fino al cinema per poter inserire la fibra ottica – ha spiegato sempre il primo cittadino – e devo dire che abbiamo avuto un importante sostegno dalle istituzioni, a partire dalla Provincia di Lecco e dalla Regione Lombardia, perché non era affatto scontato che un paese di neppure 800 abitanti potesse affrontare e vincere questa sfida. Vogliamo fare bella figura e ci stiamo riuscendo”.
Rocco Cardamone, consigliere provinciale delegato ai Lavori pubblici e alla viabilità, ha detto che era un dovere raccogliere l’appello di Esino e degli esinesi e che in effetti “la collaborazione messa in campo dall’ente Provincia è stata fin dall’inizio incondizionata”.
“Questa è del resto un’occasione unica e storica – ha aggiunto – anche per rilanciare l’immagine del nostro lago e per mostrare al mondo le eccellenze e le bellezze paesaggistiche di questo territorio”.
Lorenzo Losa, presidente di Wikimedia Italia, ha insistito sul concetto secondo cui “la cultura deve essere disponibile liberamente in rete, così che chiunque possa accedervi”, mentre l’onorevole Veronica Tentori si è detta orgogliosa di presenziare a un evento “indimenticabile per il Lecchese” e non ha esitato a parlare di “idea geniale”e ad auspicare obiettivi concreti “che possano restare in eredità al Paese”.
“Portare in un comune di neppure 800 abitanti una realtà globale qual è Wikipedia – ha aggiunto la parlamentare lecchese – è meraviglioso, perché l’innovazione non è soltanto una questione tecnologica ma un’idea diversa di comunità, di relazioni e di qualità della vita”.
Veronica Tentori ha altresì evidenziato la questione della riproduzione dei beni culturali e in particolare delle immagini dei monumenti, soffermandosi sull’attuale impossibilità per Wikipedia di esprimere fino in fondo il potenziale culturale e artistico del nostro Paese.
“A Esino Lario si concretizza in questi giorni un lavoro di anni – ha osservato in sede di conferenza stampa Katherine Maher, interim Executive director della Wikimedia foundation – e tutti noi auspichiamo che il patrimonio culturale italiano sia in futuro più accessibile in rete”.