LECCO – Ha generato polemiche sul web e non solo il taglio avvenuto in questi giorni di alcuni alberi in centro Lecco: si tratta del piano di abbattimento previsto dall’amministrazione comunale, annunciato nelle scorse settimane, che è entrato nel vivo.
Il lungolago, piazza Mazzini, viale Costituzione, via Tonale, sono le zone della città interessate nell’ultima settimana dagli interventi; tutto ampiamente programmato ma la vista dei tronchi tagliati dove prima si ergevano alberi storici nel centro città ha creato più di una critica e un certo malore.
Da settembre 2014 a luglio 2015 sono state così censite dal Comune quasi tutte le aree di proprietà comunali (alberati, aree verdi) ad esclusione di Villa Gomez e Villa Ponchielli, e a fronte del censimento effettuato, l’amministrazione comunale aveva dichiarato 167 alberi da abbattere: 96 sono piante morte, 23 presenterebbero gravi patologie a livello di diversi organi e 48 possono definirsi “pericolanti” a causa di anomalie morfologiche e strutturali.
Il primo a scagliarsi contro il piano di abbattimenti è Giorgio Buizza, ex consigliere comunale e agronomo, che da tempo ha esternato i propri dubbi:
“Non sono contrario al taglio di alberi se necessario, non mi convince l’entità degli alberi destinati all’abbattimento. Non 167, come dichiarato ad ottobre, ma risultano oggi 225. Questo perché nel censimento risultavano altre piante su cui erano necessarie ulteriori verifiche. Dopo gli approfondimenti, guarda caso, sono state dichiarate tutte instabili e pericolose. Da quel che ho potuto verificare io stesso, almeno una ventina di queste potevano essere salvate, con potature di rami secchi e interventi di manutenzione ordinaria che da tempo non vengono effettuati. Se aggiungiamo i 150 alberi abbattuti dopo il nubifragio del 2014, arriviamo ad un taglio del 12% dl patrimonio arboreo in due stagioni”.
Critiche che hanno provocato la replica dell’assessore ai Lavori Pubblici, Corrado Valsecchi:
“L’amministrazione comunale ha fatto tutto il necessario, siamo passati dalla commissione paesaggistica alla Soprintendenza, dal parere di tecnici qualificati all’ordinanza sindacale. E’ stato effettuato un censimento con strumentazione tecnica adeguata e di conseguenza sono stati programmati gli interventi che guardano alla sicurezza e all’incolumità pubblica. Inoltre siamo la prima amministrazione che, dopo decenni, ha stabilito nuove piantumazioni. Saranno 130 le nuove piante che troveranno posto in città”.