Altra truffa online nel lecchese: nel mirino le imprese

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LECCO – Dopo la truffa online di italia-programmi.net imperversa nel lecchese e non solo è arrivata una nuova truffa.  Questa volta ad essere sotto attacco sono le imprese, soprattutto le piccole imprese che spesso non hanno i mezzi necessari per far fronte a truffe ben congeniate.

A segnalarlo è il Movimento Consumatori di Lecco che per voce del presidente Davide Agostoni spiega: “Il raggiro consiste nell’inviare una comunicazione proveniente dal ‘Registro italiano in internet per le imprese’ la quale invita l’imprenditore a verificare la correttezza e la completezza dei dati in loro possesso. Il tutto in maniera gratuita. Allegata a tale comunicazione vi è un ulteriore foglio indicante una griglia nella quale si chiede di confermare l’indirizzo, recapiti e partita iva della propria impresa. Tale messaggio, come sostenuto dall’Antitrust, risulta essere ingannevole in quanto, attraverso l’utilizzo delle espressioni ‘Registro italiano in internet’, induce i destinatari a ritenere erroneamente che il ‘registro’ in questione sia quello gestito dall’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, cioè il Registro del ccTLD ‘.it’, responsabile dell’assegnazione dei nomi a dominio nel country code Top Level Domain ‘it’ (per intenderci, il dominio ‘.it’), nonché delle relative attività di gestione operativa”.

Invece… “si tratta di una presunta casa editrice tedesca – prosegue Agostoni – si tratta della DAD Deutscher Adressdienst GmbH di Amburgo (Germania), che gestisce un motore di ricerca di imprese nel quale, una volta che viene rispedito il foglio compilato con i propri dati, viene inserito il proprio sito internet con un’unica differenza: una sbrigativa striscia rossa in epigrafe, riportante a caratteri cubitali la dicitura ‘Registro italiano in internet per le imprese’. Una volta fatto ciò arriva una richiesta di pagamento di 958,00 euro. Una richiesta prima di tutto assolutamente ingiustificata rispetto al servizio offerto. In seconda battuta, è chiaro l’intento di ingannare il destinatario attraverso nomi e frasi equivoche, viziando in maniera radicale il suo consenso. Questa casa editrice è ormai 7 anni che da Amburgo invia lettere ambigue e truffaldine ad imprenditori italiani, pur essendo stata sanzionata dall’Antitrust per ben quattro volte, per un ammontare complessivo che supera le 100mila euro”.

L’indicazione del Movimento Consumatori di Lecco è una e una sola: non pagare alcunché e farsi assistere immediatamente da un’associazione consumeristica. Per ogni evenienza il Movimento Consumatori riceve su appuntamento il lunedì dalle 16 alle 19, il mercoledì dalle 15.30 alle 18.30 e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30 al numero di telefono 0341365555.

Sotto il documento ricevuto da un imprenditore lecchese.