LECCO – Sette lotti, un piano attuativo della durata di 10 anni e un grande progetto: quello di donare a Lecco un nuovo cuore, il Centro di Comunità San Nicolò, nell’area oggi denominata ex-Faini.
Un sogno atteso da oltre 40 anni dopo che l’allora prevosto di Lecco Mons. Enrico Assi decise di acquistare la vasta area occupata dai capannoni della storica azienda Faini, a ridosso della Basilica e dell’Oratorio San Luigi. L’ambito di trasformazione dell’area è uno dei sedici rientranti del Pgt deliberato dalla prima giunta Brivio: “E’ una prima tappa – ha detto quest’ultimo durante la presentazione del piano attuativo di riqualifica dell’area ex-Faini – di un progetto di forte valenza pubblica che va a dare un senso ad un’area per troppo tempo rimasta senza identità”.
Due le unità minime di intervento, l’area della Parrocchia San Nicolò e l’area ex Faini (19 mila mq di superficie compresi tra le vie San Nicolò, Parini, Ongania e Nava) e l’area ex-Serpentino, per il quale il Pgt prevede l’attuazione mediante successiva attivazione di Project Financing (prevista per il 2017).
Dopo il recente rinnovamento della Scuola dell’Infanzia il nucleo centrale del progetto – e primo lotto ad essere realizzato, costo preventivato 2 milioni e mezzo di euro – sarà il nuovo Oratorio, che sorgerà nella zona posta tra il livello dell’attuale campo da calcio e quello dei parcheggi soprastanti. Diversi gli interventi previsti come spiegato dall’assessore all’Urbanistica Gaia Bolognini: l’edificio dell’oratorio sarà demolito e ricostruito su due piani, uno a livello terra e uno interrato, dove sarà ospitata una sala incontro con una libreria. L’edificio Paolo VI sulla via San Nicolò sarà ristrutturato al fine di ospitare residente protette (4-5) e centri per il disagio adulto.
Previsti due nuovi campi da gioco con gli spogliatori, il restauro della cappella e del teatro e la creazione di un nuovo percorso per la Torre Campanaria, attraverso un collegamento interrato dal vallo di via Pietro Nava. Tutti gli edifici come spiegato saranno coperti da una struttura a vetri che richiama le origini industriali dell’area e tutti saranno dotati di pannelli solari, per un progetto ad alta efficienza energetica.
Via Ongania, come illustrato, sarà anche l’accesso di un parcheggio a due piani interrati con 150 posti di capienza; non mancherà il verde a circondare l’area ristrutturata.
L’altro progetto è quello della Casa della Carità, in via San Nicolò a fianco della Scuola dell’Infanzia, che sarà articolata in una serie di locali che ospiteranno le diverse opere della Parrocchia, del Decanato e della Zona pastorale destinate a diverse iniziative di formazione e accoglienza.
Nel complesso, come annunciato, un crocevia di esperienze in un luogo nuovo, fresco, luminoso, sostenibile e finalmente aperto alla città: “Sarà un luogo vivo e pulsante – ha commentato Mons. Franco Cecchin, determinato sostenitore del progetto – dove educazione, sport, cultura e associazionismo potranno trovare piena libertà di espressione e dove le persone avranno la possibilità di costruire relazioni sociali vere e autentiche. Questo – ha proseguito – sarà un punto di incontro e collegamento tra la vita ecclesiastica e civile che ogni lecchese potrà frequentare”.
Presenti anche l’architetto Giorgio Melesi e l’ingegnere Francesco Parolari, tecnici della Parrocchia di San Nicolò, che hanno voluto ringraziare i diversi enti che hanno collaborato all’iniziative: “Il nostro compito – hanno commentato – è stato quello di dare i contorni a un desiderio della Parrocchia e del Comune. Questo piano attuativo ha la durata di 10 anni, il primo lotto che affronteremo sarà quello del nuovo Oratorio, speriamo di procedere di buona lena”.
I prossimi step come spiegato saranno la pubblicazione in 15 giorni della delibera di giunta, seguita dal periodo di osservazioni (15 giorni) e quindi, entro l’estate, l’approvazione definitiva del piano con Delibera di giunta. Quindi la stipula della convenzione e l’attuazione.
Ricordato in conclusione da Mons. Cecchin il settimo lotto di riqualifica che prevede un percorso archeologico che dal sacrario sotto la Basilica conduce alla Torre Campanaria: “Sarà il tesoro di San Nicolò”.