Asfalto ‘pericoloso’ sulla SP72, Simonetti: “Intervenire subito”

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MANDELLO / LIERNA – Una riasfaltatura “eseguita non a regola d’arte”, in modo “approssimativo” e potrebbe creare anche dei pericoli per ciclisti e motociclisti in transito: è il consigliere provinciale Stefano Simonetti, della Lega Nord, a denunciare lo stato della strada provinciale tra Mandello e Lierna e ad interrogare la Provincia sulla questione.

In tutto sono circa 1,6 chilometri interessati dalla posa di sottoservizi tra il settembre e l’ottobre del 2017, scavi poi ricoperti dall’asfalto, ma che il manto stradale non sia in perfette condizioni lo testimoniano anche alcune foto presentate dallo stesso Simonetti.


“Il dislivello tra l’asfalto esistente e quello utilizzato per la risfaltatura provoca, in alcuni punti un gradino pericoloso per ciclisti e motociclisti – sottolinea il consigliere provinciale –  Oltre a ciò, a seguito delle piogge all’ingresso della galleria, si sono formate anche delle buche”.

“Con l’avvicinarsi del periodo estivo – ha proseguito Simonetti – è prevedibile, una maggiore passaggio di ciclisti e motociclisti sulla sp 72” quindi “è indispensabile un intervento di sistemazione urgente con la eliminazione del dislivello e nuova asfaltatura della corsia di marcia”.

Le richieste di Simonetti non si fermano alla necessitò di riparare la strada: “L’Amministrazione provinciale sui suddetti lavori è pienamente responsabile oltre che negligente, imprudente e superficiale – ricorda il consigliere – Per quale motivo la Provincia di Lecco non ha adeguatamente vigilato sulla corretta e completa risistemazione della strada provinciale sp 72 dopo i lavori di posa?”

Simonetti chiede di conoscere i dati dell’impresa che ha realizzato i lavori e il committente, se vi sono stati provvedimenti o comunicazioni scritte nei confronti dell’impresa che ha eseguito la riasfaltatura e del committente, infine se il segretario generale della Provincia “intende assumere provvedimenti per sensibilizzare tutti gli uffici a vario titolo competenti e per ottenere una maggiore attenzione e tutela del patrimonio infrastrutturale viabilistico”.