ESINO LARIO – Una vera e propria festa di compleanno. Una festa in quota per celebrare i vent’anni di presenza al rifugio della famiglia Benedetti. Vent’anni di amore per la montagna e in particolare per la “Bogani”, capanna della Grigna Settentrionale gestita appunto dal 1994 da Mariangela e Enrico, che quell’anno subentrarono alla famiglia Barindelli, a sua volta preceduta nella conduzione del rifugio dalle famiglie Nasazzi e Maffei.
L’appuntamento è per domenica prossima, 6 luglio. Il programma della giornata prevede alle 11.30 la celebrazione della messa, che sarà seguita dal pranzo. Quindi spazio alla musica e alla tombola.
Per l’occasione, dalle 10 alle 11 e dalle 17 alle 18 funzionerà un servizio di elicottero (30 euro a persona la quota per la sola andata, 60veuro andata e ritorno). Informazioni e prenotazioni al numero 368-3527021.
Sul sito Internet del rifugio i gestori Mariangela e Enrico così descrivono il loro amore per la montagna che li ha portati raggiungere il bel traguardo dei vent’anni in Moncodeno: “In questi anni la nostra passione ci è costata impegno e fatica, ma ci ha soprattutto regalato esperienza, soddisfazioni e la gratitudine degli amici alpinisti e degli escursionisti che si sono fermati al nostro rifugio per trascorrere una notte, consumare un pasto caldo o semplicemente trovare un posto accogliente dove riposarsi e scambiare due chiacchiere”.
Al rifugio Bogani si è certi in effetti di trovare squisiti e tradizionali piatti cucinati con passione dalla stessa Mariangela utilizzando prodotti freschi dell’alpeggio del Moncodeno, gestito da Enrico durante la stagione estiva. Caprini, ricotta e formaggi a media stagionatura vengono trasportati dai muli fino al rifugio, per essere serviti a tavola oppure venduti al dettaglio.
“Non stupitevi quindi – affermano sempre i gestori – se durante la salita farete piacevoli incontri con i nostri animali: muli, capre, pecore, cavalli e maiali trovano casa nell’ambiente circostante l’alpeggio e il rifugio”.
La “Monza Bogani” come si presenta oggi è frutto di vari interventi di ristrutturazione effettuati tra il ’94 e il 2003 grazie al contributo del Cai Monza e della stessa famiglia Benedetti.
Il rifugio venne inaugurato l’8 luglio del lontano 1906 e le cronache di quel giorno raccontano: “Una folla variopinta di gentili signore e signorine rallegra la numerosa comitiva di monzesi (circa 200) che, lasciate le cure della città, si recano a godere per un giorno l’aria pura dei monti e a portare il loro contributo per la riuscita della festa inaugurale della Capanna Monza”.
La decisione di costruire il primo rifugio della sezione monzese del Club Alpino Italiano era nata un paio d’anni prima, quando si era iniziato a raccogliere i fondi necessari tra i soci come risulta dall’assemblea ordinaria di quell’anno. L’allora presidente Quinto Fossati chiuse l’assemblea invitando tutti a concorrere alla formazione del fondo per la costruzione della Capanna Monza.
Nel giugno 1905, in occasione dell’assemblea dei soci organizzata a Esino Lario, venne dato l’avvio ai lavori e il 12 giugno ci fu la posa della prima pietra. Nel suo discorso il presidente Fossati ricordò come era nata l’idea, come erano stati redatti i primi progetti sulla costruzione di un rifugio che portasse il nome della città della sezione e come si era arrivati alla scelta del luogo, ossia del sito dove nel 1897 era stata distrutta da una valanga l’antica Capanna Moncodeno, primo storico rifugio delle Grigne. La prima pietra fu deposta dalla madrina della cerimonia, Marina Fossati. Non mancò la rituale benedizione solenne, impartita in latino, mentre dolci e champagne chiusero la cerimonia.
La costruzione procedette così velocemente che già nell’agosto dello stesso anno si trovava notizia dell’avanzato stato dei lavori: “Questa nuova capanna, costruita nel gruppo delle Grigne per cura della sezione di Monza, è pressoché terminata e nell’anno successivo verrà inaugurata e aperta al pubblico. Essa sorge sul versante nord della Grigna Settentrionale o di Moncodeno, a circa 1900metri d’altezza, in territorio di Esino Superiore, precisamente nella località detta Pojat”.
L’inaugurazione avvenne nel 1906, lo stesso anno del XXXVII Congresso degli alpinisti italiani, ospitato dalla sezione Cai di Milano. I racconti di quella giornata di festa furono pubblicati su tutti i giornali della zona. “Il Cai – si poteva leggere – possiede un’altra capanna, una nuova arma possente di propaganda alpinistica. Il sentimento del bello e del grande, che sempre più si diffonde, viene così a essere in diretto rapporto con lo sviluppo dell’amore per la montagna, una volta privilegio di pochi, oggi avvincente ogni anima gentile”.
Distrutta durante la seconda guerra mondiale poiché era divenuta rifugio dei partigiani, la “Monza” fu ricostruita tra il 1948 e il 1952 e intitolata ad Arnaldo Bogani, ex presidente dei Cai Monza.
La festa di domenica prossima non sarà l’unico appuntamento di richiamo della stagione estiva 2014 del rifugio “Monza Bogani”. Per sabato 26 luglio è infatti già programmata una “cena… con delitto”. Anche per questo appuntamento le prenotazioni si ricevono telefonando al 368-3527021.