CALOLZIO- Piove sulla nuovissima tangenzialina a Calolzio, e non cessano soprattutto di piovere le critiche che non le hanno mai dato tregua. “Tangenzialina un orgasmo di catrame”, questo il cartello comparso nella notte fra venerdì e sabato 27 febbraio ai lati della nuova strada, a soli un paio di giorni dall’apertura.
E’ una vera e propria odissea, quella della bretella calolziese, voluta dall’amministrazione Arrigoni, finanziata in toto da Iperal, per una cifra che si aggira sui 500 000 mila euro, appoggiata e (quasi) conclusa dall’attuale giunta Valsecchi, la nuova via, non ancora nominata, continua a far discutere e dividere l’opinione pubblica fra chi la vede come “una comoda innovazione” e gli sfavorevoli.
Il primo cittadino Cesare Valsecchi, che abbiamo raggiunto telefonicamente, si dice indifferente alle critiche; “ho ricevuto molti commenti positivi in merito all’utilità, mi è stato detto che è vantaggiosa e bella…”, poche settimane fa, proprio in termini di bellezza, per citare un’altra delle tante polemiche, quella delle fioriere, al posto dei new jersey stradali ne avevano impedito, a quanto pare, l’apertura. “Non sapevo nulla di questi ultimi cartelli, ma penso sia sempre la stessa mano, visto che il tono è identico ai precedenti, posso capire che qualcuno sia contrario, ma l’utilità è innegabile”.
Nel corso dei mesi che ne hanno visto la progettazione e costruzione fra polemiche, false aperture e sfiorate inaugurazioni ci siamo abituati ad un’ avvicendarsi di cartelli che in un modo o nell’altro la contestavano, ma questa volta il tutto assume un respiro internazionale, con la traduzione in inglese, francese e tedesco di “questa è una strada inutile”, una cosa è certa, la tangenzialina non ha pace, chissà se su di essa splenderà mai il sole!