CALOLZIOCORTE – “Al beato Don Carlo Gnocchi cappellano degli Alpini, apostolo dell’infanzia mutilata, precursore della riabilitazione, imprenditore della carità, profeta del dono degli organi” recita così la lapide posta al centro del parco Don Carlo Gnocchi, inaugurato domenica mattina e situato in zona F.lli Cervi a Calolziocorte.
L’inaugurazione è avvenuta in concomitanza con la celebrazione del 50° anno di fondazione dell’Avis comunale di Calolziocorte, e del 40° compleanno dell’Aido calolziese.
“Si doveva trovare la circostanza giusta per inaugurare questo parco – ha esordito il vicesindaco di Calolziocorte Massimo Tavola – e in accordo con l’Avis e l’Aido comunale di Calolziocorte, abbiamo scelto di inaugurarla nella giornata di oggi, visto che entrambe le associazioni, festeggiano un traguardo importante”.
Molte le persone presenti che hanno assistito all’inaugurazione del parco, della targa commemorativa e della lapide. Tante anche le associazioni che hanno presenziato all’inaugurazione: gli Alpini di Calolziocorte, Erve, Carenno, Monte San Genesio e Santa Maria Hoè, Torre de Busi, L’Avis di Lecco, Vercurago, Calolzio, Ballabio, Paderno d’Adda, Olgiate Molgora, Cassago Brianza, Valmadrera, Monte Marenzo, Merate, l’Associazione nazionale Carabinieri sezione di Calolziocorte, l’Associazione marinai d’Italia sezione calolziese, la Pro Loco di Calolziocorte e i volontari del soccorso calolziese. Il premiato corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Calolziocorte ha accompagnato musicalmente l’inaugurazione del parco.
“Questi sono eventi che lasciano un segno nella storia – ha continuato Tavola – perché si lascia qualcosa ai nostri posteri; la targa toponomastica che oggi sveleremo è in una posizione specifica: è nel centro della città, in una via che ogni giorno viene percorsa da decine di persone che si recano in stazione per prendere il treno, quindi chiunque, passando per questa via, si ricorderà di Don Gnocchi”.
La proposta di dedicare il parco a Don Carlo Gnocchi, era stata fatta dal consiglio comunale dei ragazzi nel 2011, su richiesta di Giovanna Manzoni volontaria del soccorso calolziese, defunta lo scorso anno; dopo quattro anni di attesa, la richiesta è stata esaudita.
“L’inaugurazione di oggi – ha spiegato Vanessa Brembilla sindaco dei ragazzi di Calolziocorte – realizza il desiderio di coloro che, dal 2011, si sono succeduti nel consiglio dei ragazzi, portando avanti con impegno la richiesta di dedica al sacerdote. Penso che per la nostra città sia importante far conoscere don Carlo Gnocchi, per le numerose opere che ha compiuto a sostegno dei bambini mutilati e orfani di guerra. Da oggi Calolziocorte, avrà qualcuno in più che dall’alto l’assisterà, il beato Don Carlo Gnocchi, oltre alla signora Giovanna, sicuramente felice per quanto verrà realizzato oggi”
Al termine del discorso del sindaco Brembilla si è dato spazio alle scuole medie calolziesi.
I ragazzi della scuola media “Caterina Cittadini”, hanno letto parte della lettera che Don Carlo scrisse al cugino Mario nel 1942, nel pieno della guerra, mentre uno studente della scuola media “Manzoni” di Calolziocorte, Luca, ha letto una poesia, scritta da lui, in ricordo di Don Carlo Gnocchi, intitolata “A te dedichiamo”.
Al termine dell’intervento dei giovani studenti, è stata svelata la targa che intitola il parco a Don Carlo Gnocchi, e, sulle note dell’inno di Mameli, è stato tagliato il nastro che ha inaugurato la lapide in ricordo del beato.
“La lapide non ha uno stile epigrafico complesso – ha spiegato il vicesindaco Massimo Tavola – ma riporta delle frasi significative, che aiutano e aiuteranno, a ricordare la persona di Don Carlo Gnocchi. La base di questo monumento è costituita con dei blocchi di granito, provenienti dal ponte storico di Corso Europa di Calolziocorte, un materiale resistente che garantirà la durata nel tempo di questo monumento. Questo angolo vuole essere, oltre che un luogo commemorativo della figura del sacerdote, anche un luogo dove si possa riflettere e prendere spunto dalle azioni che hanno contraddistinto la vita del beato”.
“Oggi inauguriamo questa targa e dedichiamo il parco a Don Gnocchi, una personalità significativa che ha vissuto personalmente le angherie e le sofferenze della guerra, poiché membro degli alpini – ha spiegato il sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi – una volta finita la guerra, il sacerdote, si è adoperato per risollevare e rendere grande il nostro paese. Mi sento in dovere di ringraziare il consiglio comunale dei ragazzi, che attraverso la proposta di dedicare questo spazio verde al beato Don Gnocchi, ha dimostrato grande conoscenza civica della vita del sacerdote e in quanto giunta siamo stati ben contenti di poter fare divenire questa proposta realtà”.
“Per la fondazione Don Gnocchi è una grande soddisfazione vedere intitolato un parco al nostro beato – ha commentato entusiasta il mons. Angelo Bazzari, presidente della fondazione Don Gnocchi – il parco risulta essere un vero e proprio luogo di tessitura di relazione umane, di riconoscenza reciproca nel cuore di una città. Invece il monumento rappresenta un ponte tra un passato che non deve essere dimenticato, e la promessa di un futuro, di una continuità di vita, con il passaggio di testimone dalla mano degli adulti a quella dei ragazzi”.
“L’intitolazione a Don Gnocchi – ha continuato Monsignor Bazarri – è una cerniera tra il testamento di una comunità che vuole lasciare segni di speranza, e la tensione verso il futuro inteso come aurora di speranza affidabile. Don Gnocchi ha fissato i paletti della vita dopo aver vissuto sulla frontiera della morte, la distruzione dei sogni e dei progetti dei compagni soldati, ma da queste tragedie ha saputo trarre la forza per risollevarsi e dare un aiuto concreto ai mutilati e agli orfani di guerra. Un grande grazie – ha concluso il monsignore – alla comunità cittadina, alla signora Manzoni, e ai ragazzi che rappresentano il futuro della nostra nazione”.
Al termine del discorso il monsignor Bazarri ha benedetto la lapide.
La mattinata si è conclusa con la messa solenne in chiesa arcipresbiteriale e con un rinfresco presso la casa delle associazioni.
L’amministrazione comunale ringrazia: i volontari dell’Avis, dell’Aido, monsignor Bazarri, il dottor Danilo Carena, il dottor Silvio Colagrande, tutte le sedi dell’Aido e dell’Avis che sono stati presenti all’inaugurazione, i volontari del soccorso, gli Alpini, l’associazione A.C.T. (associazione Calolziocorte città turistica), l’architetto Bonaiti Stefano,i Tentori marmista, Cristina Valsecchi che ha fato da rete con il vicinato, la famiglia Tentori, il fiorista Flora Follies e la banda “G.Verdi”.
Di seguito alcune foto dell’inaugurazione.