CALOLZIO – Anno nuovo e tempo di bilanci anche a Calolziocorte dove nel 2013 è stato eletto sindaco il candidato del centrosinistra Cesare Valsecchi.
Si è appena concluso il 2015, e la sua amministrazione è giunta a metà mandato, quali somme si sente di tirare? Cosa è stato fatto fin qui?
“Questi due anni sono stati difficili in materia di gestione finanziaria, ma sicuramente il bilancio è positivo… concretamente abbiamo deciso di non gravare sui cittadini per quanto riguarda la prima casa, non mettendo la TASI, come da programma, pur garantendo tutti i servizi senza tralasciare la qualità, ad esempio l’asilo nido e il CDD sono dei fiori all’occhiello. E’ stata portata a termine l’operazione AUSM, che ritengo ottima, siamo stati i pionieri, per quanto riguarda la gestione pubblica di raccolta, siamo riusciti a rimanere con l’azienda garantendo collocazione, a parità di servizio, inoltre, c’è stato un cospicuo risparmio, circa il 20% in meno per ogni utente. Il lato dolente, invece, è quello degli investimenti, ma nessun comune ha potuto fare grossi investimenti, i fondi a disposizione sono stati localizzati, ad esempio la sistemazione delle fognature. Nel piccolo abbiamo cercato di risolvere le maggiori criticità. Mancano moltissime cose che si sarebbero potute fare, ma gran parte delle maggiori necessità sono state ultimate.
Dopo anni di amministrazione della Lega a Calolzio si può dire che c’è stata una svolta?
“La svolta c’è stata, non significa fare l’opposto delle precedenti amministrazioni, alcune opere che abbiamo valutato essere utili, come la tangenzialina, sono state ultimate, apportando e integrando con delle modifiche. Ritengo ci siano stati maggiori interventi nel campo culturale, un esempio sono le iniziative in biblioteca. C’è stato anche un cambio di intervento nei rapporti, con maggior ascolto delle esigenze della popolazione, abbiamo cercato di intervenire con un occhio di riguardo alla scuola, anche se non è così visibile visti i pochi finanziamenti. E’ importante anche sottolineare la maggiore collaborazione con tutti i comuni vicini, della Val San Martino e del lecchese, e gli enti come la comunità montana”.
Ammetterà però che ci sono stati anche dei ritardi, soprattutto in materia di opere pubbliche… per esempio si potrebbe parlare della tangenzialina, perché tanti ritardi e disguidi? quando verrà aperta al traffico?
“I ritardi sono stati inevitabili, era un’opera della precedente amministrazione, abbiamo voluto verificarne l’utilità prima di procedere, non tutti nel gruppo erano d’accordo; dovevamo conoscere tutti i dettagli. Inoltre è un’opera privata per cui ritardi e variazioni sono inevitabili. Per quanto riguarda i danni, sono dovuti all’apertura provvisoria, la rotatoria ammaccata non è funzionale all’utilizzo che se ne fa ora, è stata aperta per evitare blocchi del traffico. Sarà aperta il prossima gennaio, seppur non completata, infatti sono state disegnate le linee provvisorie”.
Riguardo anche l’intera zona del Lavello come si pensa di procedere? Ci sarà un progetto complessivo che valorizzi appieno l’area anche dal punto di vista turistico?
“Non c’è mai stato un progetto complessivo dell’area, ed ora è difficile rimediare a questa situazione, sicuramente si farà lo studio, e poi compatibilmente con i costi e finanziamenti si vedrà se attuarlo da subito. Bisogna puntare a una maggiore fruibilità dell’area, vogliamo intensificare anche la collaborazione con la Fondazione Monastero del Lavello”.
Per quanto riguarda la viabilità, nel 2016 ci sarà l’annunciata revisione del piano parcheggi?
“Sicuramente, ci sono già delle bozze che sono state presentate in commissione, si valuterà per scegliere la soluzione migliore. La situazione dei parcheggi a Calolzio è particolare, non essendoci strutture pubbliche quali ospedali, in base alla legge di stabilità, dovremo predisporre le colonnine per effettuare il pagamento con carta di credito”.
Anche la tensostruttura con funzione di palestra nella frazione di Sala sta subendo ritardi nei lavori, infatti le previsioni erano di inaugurarla a settembre per l’inizio della scuole…
“Anche qui molti ritardi sono dovuti all’ intervento privato, con cui è sempre difficile il coordinamento. Nelle ultime settimane, poi, ci sono stai disguidi per quanto riguarda la condensa, ma solo perché la struttura non era stata gonfiata prima della fine dei lavori, onde evitare di rovinarla, ora il cuscinetto d’aria che si è creato evita la condensa per cui il problema è risolto. Proprio nei prossimi giorni si deciderà se posare subito la resina o aspettare la primavera, in qualsiasi caso sarà utilizzabile entro qualche settimana dai bambini della scuole, l’inaugurazione invece sarà nei mesi primaverili”.
Sempre in materia di scuole, un punto del programma elettorale prevedeva l’installazione su tutte le strutture di pannelli fotovoltaici, state procedendo in questo senso?
“Dobbiamo riprendere il discorso degli investimenti, il dato è che mancano fondi. Da gennaio, con il sistema scuole sicure, arriverà un cospicuo finanziamento per la verifica dei solai ed entro il 31 gennaio verranno affidati gli incarichi. Come amministrazione siamo molto impegnati sul fronte riorganizzazione dei vari plessi”.
Per quanto riguarda le Poste e la scuola di Rossino, si può dire che siano state definitivamente salvate dalla chiusura?
“Definitivo” è un termine importante, per quanto riguarda le poste è stata vinta la causa al TAR, le poste presenteranno un nuovo progetto che deve essere condiviso con gli enti locali, per adesso rimangono aperte. Invece per la scuola bisogna vedere come vanno le iscrizioni, c’è sempre l’impegno di salvaguardarla, anche da parte della scuola stessa c’è molto impegno, poche settimane fa abbiamo partecipato a un’iniziativa, è una struttura importante e ben integrata nel tessuto sociale, sarebbe un peccato perdere questo valore aggiunto, che va ben oltre il semplice servizio”.
Cambiando argomento, qual’è il bilancio della Notte bianca? Verrà riproposta? C’è stata tensione con i commercianti, avete trovato un punto d’incontro?
“Non è un’iniziativa diretta dell’amministrazione, ma sicuramente è andata benissimo ed è stata molto importante, ci sono state delle polemiche, ma l’amministrazione intende favorire manifestazioni come questa, infatti il nuovo regolamento delle associazioni va in questo verso. Personalmente spero che venga riproposta visti i successi. Molte delle polemiche sono state strumentalizzate, un’iniziativa del genere richiede tutto un lavoro preparatorio lungo, non solo dei commercianti, ma anche dell’amministrazione che deve valutare ogni aspetto. Ci sono stati degli inconvenienti, per esempio la mancanza di cartelli, a cui cercheremo di ovviare, ma la mia visione è positiva. Le tensioni con i commercianti dal mio punto di vista si sono appianate, è inutile continuare con le lamentele.
Citando un punto del programma elettorale, “istituzione di una consulta associazioni”, è stato attuato?
“No, non è stato attuato, stiamo rivedendo lo statuto comunale, poi si procederà in questo senso, coinvolgendo tutto il consiglio comunale in quanto si tratta di iniziative durature che riguarderanno anche i prossimi mandati”.
A proposito, invece, della questione sicurezza, visti i numerosi furti di queste ultime settimane, soprattutto nei comuni limitrofi, come pensa di agire?
“Ci sono già stati degli incontri preventivi che hanno avuto molto successo. Verrà ripetuto il corso per la sicurezza delle donne, che l’anno scorso ha visto una cospicua partecipazione. Per quanto riguarda le telecamere, la spesa verrà inclusa nel bilancio del prossimo anno”.
Il 2015 è stato segnato dalla crisi economica, che non ha risparmiato Calolzio, nell’ottobre del 2014 chiudeva la trafileria Brambilla per citare un esempio, cosa è stato fatto per le famiglie in difficoltà?
“Il fondo comunale di solidarietà era stato fatto precedentemente, con il bilancio vedremo di poterlo rifare, comunque è attiva tutta una rete di attività dei servizi sociali che è molto all’avanguardia, e abbiamo stanziato ingenti risorse per questo genere d’aiuti. Non guardiamo solo al lato negativo, bisogna segnalare che ci sono anche aziende in espansione e stanno investendo, come la Gavazzi Spa, la Cartiera dell’Adda e Fontana”.
Un altro tema importante è quello riguardante i richiedenti asilo, accolti nel nostro territorio, Calolzio ha sottoscritto il piano d’accoglienza diffusa…avete già individuato le strutture idonee?
“Il piano d’accoglienza diffusa non è un impegno diretto, non ci sono strutture comunali adatta a Calolzio, ma ci sono degli appartamenti di privati che possono decidere di darli in gestione alle cooperative, con le quali ci impegniamo a pianificare interventi, anche per esempio l’impiego dei richiedenti asilo in attività sociali, come è stato fatto a Olginate. Per ora c’è la disponibilità dei locali Caritas a Foppenico”.
Qualche mese fa c’è stata la rottura con l’assessore Eleonora Rota, cosa ha comportato? Si sente di affermare che la sua maggioranza è tuttora solida e coesa?
“La maggioranza è ancora coesa, la Rota rappresentava, all’interno della lista civica, la casa delle sinistre, le sue dimissioni non hanno comportato problemi, per esempio nel garantire il numero minimo di voti nei provvedimenti”.
Per concludere, quali sono gli obiettivi che si pone per il prossimo 2016?
“In campo di opere pubbliche; la sistemazione dell’impianto di illuminazione, già iniziata a Lorentino, che con il 2016 vorremmo estendere all’impianto su tutto il comune. La sistemazione delle fognature e la messa in sicurezza del territorio, ad esempio nel tratto franato tra Sopracornola e Lorentino”.
Quale augurio si sente di rivolgere ai suoi concittadini?
“L’augurio è di speranza e miglioramento. Voglio ringraziare tutti gli imprenditori delle aziende storiche che continuano a credere nel nostro territorio investendo, nonostante le opportunità in altre zone. C’è la speranza di un recuperare nel prossimo 2016, ma è possibile solo con l’aiuto di tutti. Guardiamo alle cose positive che sono le premesse per raggiungere tutti gli obiettivi futuri”.