CALOLZIO – Ben sei i DAE, defibrillatori semi-automatici, installati in tutti gli impianti sportivi del comune, una sinergia vincente quella fra amministrazione comunale, associazioni sportive del territorio, Volontari del soccorso e benefattori privati, che ha permesso di ottemperare tempestivamente alla normativa nazionale in materia.
“Siamo davvero contenti di poter fare questo annuncio, significa diffondere una cultura di prevenzione e attenzione sanitaria – così il vicesindaco e assessore allo sport Massimo Tavola – è stato un lavoro di rete e di grande intesa”. L’acquisto degli strumenti è stato possibile grazie alla donazione privata della famiglia Cima, proprietaria della storica azienda Cartiera dell’Adda, “un ringraziamento speciale va al signor Cima per il suo gesto di generosità disinteressata nei confronti della nostra comunità” ha concluso il vicesindaco.
Anche per il primo cittadino Cesare Valsecchi c’è grande soddisfazione nell’essere riusciti a rispettare i termini di legge, previsti per il prossimo 20 luglio; “avere questi strumenti garantisce di svolgere attività sportiva in tutta serenità e sicurezza e di essere pronti in eventuali emergenze”.
Due defibrillatori sono posizionati al palazzetto dello sport del Lavello, uno in palestra e l’altro ad uso dei campi esterni, ne sono state dotate le palestre della scuola del Pascolo, della scuola elementare di Foppenico e dell’istituto A. Manzoni, l’ultimo DAE è stato, invece, installato ai campi sportivi di via Resegone; “dotando gli impianti abbiamo evitato ad ogni associazione l’acquisto di un proprio defibrillatore e abbiamo la comodità di avere questi strumenti sempre a disposizione” ha spiegato Roberto Stucchi, presidente dell’ Associazione Dilettantistica Calcio, che in quanto gestore degli impianti dovrà provvedere alla manutenzione e ai controlli periodici.
Nei mesi scorsi oltre 70 persone, suddivise in due corsi, appartenenti alle varie associazioni, sono state formate dagli istruttori dei Volontari del Soccorso calolziese, coordinati da Paolo Gamba; “un ringraziamento deve essere fatto anche al dottor Cristiano Bonacina, che da tempo ha preso a cuore la questione e l’ha portata avanti” così Antonio Rocchi, portavoce dei volontari di Anpas, impegnati costantemente per i corsi di abilitazione e per la diffusione su tutto il territorio degli strumenti salvavita, il prossimo, infatti, potrebbe essere installato nella centralissima piazza Vittorio Veneto.