LECCO – Un bando per salvare il canile di Lecco: è l’assessore comunale, Armando Volonté ad annunciare la pubblicazione per la prossima settimana di un concorso pubblico per l’affido della pensione comunale per cani indirizzato alle associazioni del territorio.
Il tempo stringe e la convenzione con la Leidaa, ente animalista che fa capo all’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, scadrà il prossimo 30 novembre e, se il bando andrà deserto, dal primo dicembre i cani dovranno lasciare la struttura. E’ lo stesso assessore ad annunciare tale eventualità in una lettera inviata alcuni giorni fa ai sindaci dei Comuni convenzionati con il canile lecchese. “Non era più possibile reiterare la convenzione con la Leidaa, già prorogata lo scorso anno – spiega Volonté –Inoltre il canile necessita di essere rimesso a norma, sia per il numero di ospiti che per quanto riguarda le condizioni delle gabbie. E’ stato quindi necessario un nuovo bando, rivolto ad associazioni animaliste che abbiamo già avuto esperienze nella gestione di strutture pubbliche e il vincitore si dovrà fare carico dell’ammodernamento della struttura”.
Secondo quanto rivelato dall’assessore Volonté, il bando studiato dal Comune lecchese prevede l’affidamento per 15 anni del canile a patto, però, del suo restauro per un valore stimato intorno ai 200 mila euro. Tale cifra, spiega ancora l’assessore, potrà essere ammortizzata dall’associazione vincitrice attraverso il risarcimento che il Comune capofila e quelli convenzionati verseranno ogni anno all’ente (circa 0,6 euro ad abitante).
“Oltretutto – sottolinea Volonté – è possibile pensare anche ad uno spazio da adibire a pensione per cani privati, così da poter recuperare ulteriori risorse”.
Il canile ristrutturato, sempre secondo quanto spiegato dall’assessore, potrà contenere dai 60 ai 100 ospiti, ma nel periodo dei lavori il loro numero dovrà scendere ad una cinquantina per agevolare le operazioni di messa a nuovo. Il problema è che attualmente la struttura ospita circa 120 cani e bisognerà trovare quindi una rapida collocazione per gli esemplari “in eccesso”; con molta probabilità si cercherà spazio a Merate o in canili limitrofi.
Il rischio più grosso, però, è che il bando possa andare deserto: “In quel caso bisognerà trovare una nuova collocazione per tutti gli ospiti, che dovranno lasciare la pensione dal primo dicembre prossimo” rivela Volonté, che aggiunge:
“Abbiamo fatto presente la situazione ai Comuni convenzionati perché inizino anche loro a mobilitarsi per trovare una sistemazione ai cani, per così dire, di loro competenza. Il Comune di Lecco ha affidato alla Leida circa una cinquantina di esemplari, i restanti provengono dai territori limitrofi ed alcuni sono trovatelli in carico alla stessa associazione. Abbiamo più volte chiesto alle altre Amministrazioni di concorrere ad una possibile soluzione, anche per ricercare un terreno dove far sorgere una nuova pensione, ma non ci è stata data alcuna risposta. L’auspicio è che i sindaci capiscano che la questione riguarda e deve interessare anche loro”.
Da capire è se la Leidaa, gestore del canile dal 2003, parteciperà o meno al bando: ad oggi, infatti, l’onorevole Brambilla non ha ancora sciolto le riserve.