Carenno: cittadini “chiamati al voto” per la casetta dell’acqua

Tempo di lettura: 3 minuti

casetta acqua

 

CARENNO – Proprio in queste ore presso le abitazioni di Carenno viene recapitato un singolare questionario, la domanda? “Casetta dell’acqua, SI o NO?”. E’ questa la trovata dell’amministrazione comunale che chiama i propri cittadini al “voto”. 

“La necessità di interpellare la popolazione nasce dal fatto che per realizzare la casetta dell’acqua abbiamo già istituito due bandi andati deserti- queste le parole del sindaco Luca Pigazzini- nel primo, le spese di realizzazione erano previste a carico dell’operatore, che avrebbe trattenuto, poi, tutti i proventi, come Comune avremmo concesso solo la porzione di suolo pubblico”.

Il sindaco Luca Pigazzini
Il sindaco Luca Pigazzini

Le condizioni del secondo stabilivano, invece, un contributo per la costruzione, da parte dell’amministrazione, di 6000 euro e di 1200 euro annui, se non si fosse raggiunto un tetto stabilito di litri d’acqua erogati.

Il questionario non ha valore legale o decisionale, tiene a sottolineare il primo cittadino, “non è un referendum, ma un metodo artigianale e a basso costo per capire il volere della gente… non bisogna realizzare l’opera ad ogni costo, ma la mia opinione personale passa in secondo piano di fronte all’espressione della popolazione!”.

La prima, delle cinque domande, del modulo pone le condizioni dell’eventuale installazione, infatti i cittadini potranno scegliere fra:

  • A) Il Comune spende circa 10.000 euro per la piattaforma in cemento e gli allacciamenti alle reti, una ditta del settore sostiene le restanti spese ed incamera poi i proventi che ne deriveranno per 9 anni, successivamente la casetta diventa di proprietà del Comune
  • B) Il comune spende 35-40.000 euro occupandosi di tutti i lavori, affida il controllo del funzionamento a una ditta esterna (al costo di circa 7000 euro all’anno) ed incamera i proventi (teorici 3500 euro annui)
  • C) Non si realizza l’opera e i soldi vengono utilizzati per altri lavori più urgenti e necessari

I restanti quattro interrogativi, invece, si concentrano sul numero di componenti del nucleo famigliare, sull’utilizzo, e con quale frequenza, di casette dell’acqua, ciò ” ci permetterà di avere una visione quanto più ampia e chiara”.

Per restituire il questionario, anonimo e distribuito in una sola copia per famiglia, ci si potrà recare presso gli uffici comunali, ma verranno organizzati anche degli appositi banchetti, il primo è previsto già nel fine settimana, non ci sono scadenze ma si prevede un tempo di circa 15-20 giorni dalla consegna.  In base ai risultati si predisporrà il bilancio per il prossimo anno, infatti, gli stanziamenti e la costruzione dell’opera sarebbero comunque rimandati al 2016, ma la scelta di realizzazione o meno sarà presa entro dicembre.

Che dire a riguardo? Il comune di Carenno smentisce Norberto Bobbio, che nel 1984, scriveva: “Nella società di massa il voto di opinione sta diventando sempre più raro”. Quella del questionario è un idea tanto fantasiosa, quanto efficace, un metodo diretto e con un riscontro effettivo, tutta da copiare per le altre amministrazioni della Valle San Martino!