Censimento del verde a Lecco, sono 167 le piante da abbattere

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La pista ciclabile a Rivabella

Alberi_rivabella

 

LECCO – Gli alberi, una risorsa da tutelare: con questo scopo è stato effettuato il primo censimento informatico del verde pubblico della città di Lecco, progetto portato avanti dal Comune di Lecco in collaborazione con il Consorzio Consolida.

Da settembre 2014 a luglio 2015 sono state così censite quasi tutte le aree di proprietà comunali (alberati, aree verdi) ad esclusione di Villa Gomez e Villa Ponchielli, interessate da altri studi la scorsa estate per il problema dell’instabilità di molte piante. Non semplicemente un modo per sapere quanti alberi ci sono, come ha spiegato Andrea Pellegatta, alboricoltore e collaboratore del Consorzio Consolida, “ma un modo per imparare a prendersi cura del verde e a gestirlo, nonché per pianificare eventuali interventi di riqualifica”.

3.531 gli alberi presenti in città, 165.156 mq di tappeto erboso, 2.895 mq di aiule, 955 arbusti, 11.713 mq di aree boscate urbane: questi alcuni dei risultati emersi dal censimento informatizzato che ha coinvolto anche le attrezzature gioco, le aree infestanti, le aiuole ornamentali e i tappeti erbosi in degrado. L’attività ha riguardato con maggiore specificità gli alberi, la risorsa da tutelare: dall’analisi delle specie presenti è emerso che in città primeggiano i tigli, seguiti da platani e ippocastani.

Andrea Pellegatta_arboricoltore censimento verde
Andrea Pellegatta

“In città gli alberi possono creare dei problemi – ha proseguito Pellegatta – e un’attività importante è quella del monitoraggio. Le nostre piante soffrono soprattutto di problemi di stabilità e di condizioni sanitarie, dobbiamo considerare che l’età media degli alberi in città è 80-85 anni: l’ambiente intorno a loro è cambiato e questo ha inciso sulla loro natura, creando problemi non sempre di facile soluzione”.

Il censimento, come spiegato da Pellegatta, è stato realizzato con un programma specifico che ha consentito la geolocalizzazione degli elementi censiti: “La potenzialità del censimento informatizzato – ha spiegato l’arboricoltore – sta nella possibilità di aggiornare continuamente i risultati ottenuti”.

A fronte del censimento effettuato ammontano a  167 alberi da abbattere: 96 sono piante morte, 23 presentano gravi patologie a livello di diversi organi e 48 possono definirsi “pericolanti” a causa di anomalie morfologiche e strutturali. “Le piante che verranno abbattute sono per la maggior parte di piccole dimensioni – ha spiegato Pellegatta – non superano i 10 m di altezza”. Le zone interessate da questi abbattimenti, come emerso, sono soprattutto la sponda lago del Viale Brodolini (il verde cioè della ciclabile di Rivabella, caratterizzato da robinie) e il parco di Villa Guzzi, dove ben 39 piante sono morte.

 

taglio piante rivabella (1)

 

Parrebbero godere di buona salute invece i platani del Lungo Lago, dove solo un paio di piante verserebbero in condizioni definite critiche. Secchi invece cinque platani di Via Valsugana, sui quali le voci circolate nei giorni scorsi sono state smentite dall’arboricoltore: “Queste piante non sono interessate da cancro colorato, lo ha certificato il Servizio Fitosanitario” ha specificato Pellegatta – l’abbattimento di piante con questa patologia comporta costi di 10 mila euro – “le cause del deperimento vanno ricercate in qualcos’altro”.

 

L'assessore Corrado Valsecchi
L’assessore Corrado Valsecchi

 

“Questo censimento – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Corrado Valsecchi durante la presentazione di giovedì mattino – consentirà alla pubblica amministrazione di fare tutti gli interventi con cognizione di causa, è una fotografia reale del nostro patrimonio arboreo. Una buona amministrazione, che intende governare la nostra città, deve prima conoscere e prima pianificare gli interventi necessari” ha proseguito Valsecchi, che ha quindi annunciato un’imminente progetto di riqualifica, la cui identità verrà “svelata” nelle prossime settimane. “Per questo intervento – ha spiegato – è stata messa da parte una fetta di risorse. Vorrei concludere ricordando che non ci divertiamo a tagliare alberi: il verde in città è artificiale, se vogliamo, le condizioni sono diverse e le piante ne risentono. Dobbiamo prima di tutto pensare alla sicurezza dei cittadini e degli edifici”.