COMO-LECCO – Nei primi tre mesi del 2016 si è registrato un aumento del numero di aziende giovanili in ambito agricolo sul nostro territorio.
Infatti, come riporta la delegata di Coldiretti Giovani Impresa Chiara Canclini, nonostante la congiuntura nel primo trimestre 2015 erano nate 10 giovani nuove imprese in provincia di Como, 4 a Lecco: nei primi tre mesi di quest’anno, c’è stato un incremento significativo, che ha portato alla creazione di 15 nuove imprese a Como e 8 a Lecco, secondo i dati riportati della Camera di Commercio di Milano.
“Oggi le imprese agricole sono in mano a ragazzi sempre più preparati: la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia), ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che nonostante studi non agricoli hanno scelto il “ritorno alla terra”: per Como e Lecco, numerosi i giovani che decidono di creare nuove imprese anche nel comparto florovivaistico, uno dei principali sul territorio insieme alla zootecnia.” questo è ciò che afferma la Coldiretti nel convegno “Il cuore e la terra: percorsi di cibo, cultura e innovazione” presso la sede di Regione Lombardia a Milano, a cui era presente una nutrita delegazione di Coldiretti Como Lecco guidata dal presidente Fortunato Trezzi con il direttore Raffaello Betti e la delegata di Coldiretti Giovani Impresa Chiara Canclini.
D’altronde, – le nostre province, come l’intera Lombardia, vantano un’agricoltura capace di rinnovarsi ogni anno – rimarca il presidente Trezzi. “Le capacità creative dei giovani, il loro entusiasmo e il loro impegno sono elementi strategici di crescita e sviluppo dai quali non si può prescindere e che vanno riconosciuti e premiati . La vittoria di un‘azienda florovivaistica conferma sempre più che il settore comasco e lecchese è leader, a livello regionale, anche per capacità di innovazione: nel florovivaismo lariano operano circa 400 imprese, suddivise nelle due province e con un’importante background storico e di specializzazione varietale”.
Del resto – conclude poi il direttore Betti – negli ultimi 5 anni inoltre gli iscritti alla facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali della Cattolica nei campus di Piacenza e Cremona sono aumentati di quasi il 60%, mentre alla Statale di Milano la crescita sfiora il 48% visto che si è passati da 2.712 a oltre quattromila studenti. Dal 2010 a oggi sono cresciute anche le nuove immatricolazioni: +86% per le Scienze agrarie in Cattolica, +47% per Veterinaria alla Statale di Milano e +13% per Scienze agrarie e alimentari sempre nell’ateneo meneghino.
Inoltre, nel corso della giornata, sono stati consegnati dei riconoscimenti, tra i quali uno è andato alla giovane florovivaista di Orsenigo, Beatrice Lampugnani, che si aggiudica la menzione speciale al concorso regionale Oscar Green, che premia l’innovazione e l’impegno dei giovani in agricoltura. Beatrice ha raccolto il timone dell’impresa di famiglia (Floricoltura Lampugnani Walter) e, fra gerani e agavi, ha creato la figura della “tata dei fiori”, che organizza e promuove laboratori in serra per educare le nuove generazioni all’arte del verde: “Nel nostro vivaio – commenta Beatrice Lampugnani – coltiviamo piante particolari, rare e insolite. Abbiamo una collezione unica in Italia di hosta, una pianta erbacea perenne di cui abbiamo circa 350 varietà. Abbiamo anche una raccolta con oltre 300 varietà di pelargonium e una collezione di piante grasse, in modo particolare di agavi di tutte le dimensioni. Da qualche anno abbiamo deciso di trasmettere a tutti la passione con cui coltiviamo le nostre piante: organizziamo laboratori in serra dove facciamo anche educazione botanica e ambientale per bambini”.