LECCO – A parlare, per Confartigianato Imprese Lecco, sono innanzitutto i numeri, tutti dalla parte dell’associazione di categoria di via Galilei che nel 2015 ha tagliato il traguardo del settantesimo anno di attività. Numeri significativi, appunto, che prima di ogni altra considerazione dicono che se quello che si avvia a conclusione è stato per il comparto un anno impegnativo e certamente difficile, l’entusiasmo con cui sono state affrontate le iniziative intraprese si è tradotto in risultati importanti. E ha dato ulteriore slancio all’associazione stessa.
A confermarlo sono stati oggi, giovedì 17 dicembre, il presidente Daniele Riva e il segretario generale, Vittorio Tonini, nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa. Un momento di analisi appunto del lavoro svolto in questi ultimi dodici mesi, ma anche di confronto sui principali temi sul tappeto e sulle prospettive per l’immediato futuro, a cui Riva e Tonini (affiancati in sede di conferenza stampa dai vicepresidenti Silvia Dozio e Dante Proserpio) hanno detto di guardare con la consapevolezza “che è iniziata una nuova stagione, con mutamenti di fondo negli equilibri economici e politici” e con l’esigenza “di saper rappresentare al meglio gli associati, esprimendo quella spinta al rinnovamento che emerge dal mondo artigiano”.
I numeri, si diceva. Innanzitutto quelli delle nuove imprese associate nel corso del 2015 (155) e delle aziende nate appunto quest’anno (70) con il supporto dell’ufficio Avvio d’impresa di Confartigianato, oltre che delle richieste di finanziamento (248) garantite dalla Cooperativa di garanzia, per un totale di poco inferiore agli 11.200.000 euro per quanto riguarda i finanziamenti.
Altri numeri: in tema di formazione sono stati tenuti 139 corsi (i partecipanti sono stati 1.883), per complessive 1.119 ore di formazione erogate, 93 i direttivi di categoria e le assemblee (con 722 presenze) e 24 gli incontri svolti su tematiche specifiche (con 730 partecipanti).
Sono poi state 1.000 le imprese che hanno affidato all’associazione di via Galilei la loro contabilità, 2.000 le dichiarazioni dei redditi e oltre 100 le pratiche di contenzioso tributario gestite con l’Agenzia delle entrate.
“Importanti – ha detto Daniele Riva – anche i dati riferiti all’export, con più di 50 aziende che hanno partecipato alle tre edizioni del seminario “Alla ricerca dell’export”, 17 delle quali hanno successivamente attivato check-up personalizzati. Quattro imprese sono state assistite per l’assegnazione di voucher per attività di internazionalizzazione, due dei quali attribuiti dal ministero per lo Sviluppo economico, per un valore di 10.000 euro”. “A questi dati – ha affermato sempre il presidente – vanno aggiunti sette nuovi contratti di assistenza export”.
Il 2015 è stato come detto l’anno del 70.mo di fondazione dell’associazione lecchese di categoria, celebrato a ottobre con una serie di eventi. “Un altro grande impegno – hanno detto Daniele Riva e Vittorio Tonini – è stato quello per l’Expo, con il sistema Confartigianato protagonista assoluto, anche per aver dato la possibilità agli associati di prendere parte all’evento nell’ambito del nostro “Fuori Expo” creato in una tra le zone più trendy di Milano e concepito per essere una vetrina a disposizione delle imprese”.
I vertici dell’associazione hanno quindi rimarcato come nel corso dell’anno si sia accelerato il cammino di riorganizzazione della struttura a tutti i livelli, affrontando le problematiche dei vari settori dell’artigianato. “Lo dimostrano – ha detto Tonini – le assunzioni di nuovo personale assegnate ai servizi più richiesti, tra i quali la formazione, l’innovazione e l’internazionalizzazione”.
“Stiamo inoltre puntando – ha spiegato sempre il segretario generale – sulla capacità di fare rete sia tra imprese sia nei confronti del territorio, con l’obiettivo di collegare e coordinare i diversi attori dell’economia locale e con un’attenzione sempre maggiore nei confronti delle opportunità promosse dall’Unione europea”.
I dirigenti della Confartigianato lecchese hanno quindi osservato che “al di là dell’evolversi della congiuntura ci si rende conto che è iniziata una nuova stagione, con mutamenti di fondo negli equilibri economici e politici”.
“Da parte nostra – hanno ribadito – dobbiamo in primo luogo avere la capacità di rappresentare al meglio i nostri associati, esprimendo quella spinta al rinnovamento che emerge proprio dal mondo artigiano. Ecco perché siamo consapevoli che per il 2016 ci aspetta un lavoro intenso e del resto il nuovo anno ormai alle porte ci porterà a misurarci con nuovi importanti impegni”.
Tra i progetti da sviluppare per il Lecchese è stato evidenziato quello dedicato al welfare sociale. “Anche se l’Italia è il Paese che a livello mondiale ha il maggior numero di piccole imprese – è stato detto – le politiche di welfare spesso ne dimenticano le esigenze. Confartigianato supplisce alle carenze dei servizi pubblici con una serie di attività mirate alle specifiche necessità delle persone che muovono le imprese e delle loro famiglie”.
“Daremo quindi maggiore impulso – hanno sottolineato Riva, Tonini, Dozio e Proserpio – ai numerosi servizi che danno risposte ai problemi della conciliazione tra lavoro e famiglia per le imprenditrici, dell’assistenza agli anziani, della previdenza e della sanità integrativa, oltre che della formazione, temi su cui abbiamo lavorato molto anche quest’anno. Basti ricordare che nella nostra sede e nelle delegazioni sono attivi sportelli di conciliazione che informano e assistono nella partecipazione ai bandi. Ricordiamo poi i servizi di SanArti, il Fondo nazionale per l’assistenza sanitaria integrativa che offre prestazioni “su misura” per la salute dei dipendenti e dei titolari delle imprese artigiane”.
“Segnaliamo infine – hanno detto sempre i vertici di Confartigianato – il recente dono agli Istituti Airoldi e Muzzi di un pullmino per il trasporto degli anziani, acquistato con i proventi del 5 per mille tramite l’Associazione nazionale anziani e pensionati e l’Ancos, a dimostrazione di come la nostra associazione abbia da sempre tra i propri valori anche la solidarietà”.
Inevitabile, nell’incontro di fine anno con i media, un riferimento alle prospettive della Camera di Commercio. Al riguardo il presidente Daniele Riva si è detto convinto dell’esigenza di dar vita a un nuovo ente camerale che sia innanzitutto “al servizio delle imprese”.
Nessun dubbio, a giudizio dei vertici di Confartigianato, anche su quello che dovrebbe essere il futuro dell’ente lecchese. “A noi sembra scontata un’aggregazione con Como – ha detto senza mezzi termini il presidente – per far sì che si crei un’unica Camera di Commercio con gli stessi intendimenti, in attesa di capire quali decisioni vorrà assumere l’ente camerale di Monza Brianza, tuttora incerto sull’eventualità di aggregarsi appunto con Lecco e Como, di farsi assorbire dall’area milanese oppure di continuare da solo, peraltro con tutti i rischi cui a nostro avviso Monza stessa andrebbe incontro nel caso in cui prevalesse una di queste due ultime ipotesi”.