LECCO – Sindacati degli inquilini in protesta sotto il Pirellone nel pomeriggio di giovedì, per rivendicare il diritto alla casa, per chiedere ribassi sui canoni d’affitto dell’Aler e fermare l’aumento degli sfratti. Una protesta milanese ma il fenomeno degli sfratti è un dramma che riguarda anche la provincia di Lecco dove continuano a crescere i procedimenti nei confronti delle famiglie lecchesi.
Secondo le statistiche raccolte dall’ASP Lombardo, nel 2010 erano 705 le richieste di esecuzione e 140 gli sfratti eseguiti, l’anno successivo si è passati a quasi mille richieste e 161 esecuzioni. Una crescita che non ha risparmiato il 2012 con ben 1200 famiglie a rischio e altre 350 in lista per una casa secondo quanto denunciato da Rifondazione Comunista lo scorso ottobre.
Gli ultimi dati del tribunale di Lecco, riferiscono di quasi seicento procedimenti stimati a giugno 2013. Sul caso si era espressa anche la CISL di Lecco con il segretario generale aggiunto Valerio Colleoni che ha chiesto di intervenire sui canoni Aler per salvaguardare i nuclei familiari in difficoltà.
“Il problema esiste – spiega Colleoni – e la riforma delle Aler è assolutamente necessaria perché il contesto è completamente cambiato dalla nascita di questo ente. Opportuno andare a rivedere le sue funzionalità partendo dalle necessità delle famiglie”.

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