Crippa: “Non cambia la nostra posizione sul teleriscaldamento”

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Il forno inceneritore di Valmadrera

 

VALMADRERA – “Lo studio epidemiologico e il progetto di teleriscaldamento non sono mai stati legati tra loro”. Lo tiene a precisare il sindaco di Valmadrera, Donatella Crippa, all’indomani della presentazione dell’analisi (vedi articolo) che ha stabilito la mancanza di connessioni tra le emissioni prodotte dall’impianto di incenerimento dei rifiuti e ripercussioni sulla salute pubblica.

“Fin dal mio insediamento in Comune – ha proseguito il primo cittadino – la nostra amministrazione comunale ha interessato l’allora Asl affinché si verificasse lo stato di salute della popolazione, e non solo per la presenza dell’inceneritore ma anche di altre fonti inquinanti. Valmadrera è un territorio molto industrializzato, era nostro interesse avere un quadro chiaro della situazione e mettere in atto degli interventi se fosse stato necessario”.

Il sindaco Donatella Crippa

Indubbio è però che il tema abbia avuto una decisa risonanza pubblica a seguito dell’avvio dell’iter sul teleriscaldamento, il progetto che punta a trasformare in energia termica il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti per trasferirla nelle case dei cittadini di Valmadrera, Malgrate e Lecco (qui l’articolo).

Nelle passate settimane i tre comuni hanno già approvato la convenzione con Silea, che sarà stazione appaltante, per la realizzazione della rete di distribuzione del teleriscaldamento. Un accordo che impegnerà i Comuni per i prossimi 35 anni.

“Gli esiti dello studio non cambiano la nostra posizione – assicura il sindaco Crippa – il Comune di Valmadrera ha chiesto con chiarezza che il teleriscaldamento non dovrà essere alimentato solo con fonti fossili e che alla scadenza dell’Aia – l’autorizzazione integrata ambientale – ci dovrà essere una riqualificazione o una dismissione del forno inceneritore. Preciso all’attuale termine dell’Aia, fissato al 2032”.