MANDELLO – Si chiama “The truth behind a smile” (“La verità dietro un sorriso”) ed è un’iniziativa che, finanziata dall’Unione europea nell’ambito del programma “Europa per i cittadini”, coinvolge Nasaud per la Romania, Mlawa per la Polonia, Lefkara per Cipro, Kavadarci per la Macedonia, Kekava per la Lettonia e Alexandria per la Grecia, oltre al Comune di Mandello gemellato con Nasaud, capofila del progetto.
“Alla base di questa idea – aveva spiegato a suo tempo il sindaco di Mandello, Riccardo Mariani, in occasione della presentazione del progetto – vi sono una forte cooperazione e un dialogo avviato tra i partner attraverso lo scambio di varie esperienze. Si tratta di un progetto importante che vuole allargare lo sguardo verso la dimensione europea e rilanciare possibili ipotesi di riscatto”.
“Le nostre comunità – aveva aggiunto il primo cittadino – devono accettare la sfida di aprirsi verso l’esterno e di confrontarsi con altre realtà, nella consapevolezza che dar voce alle diverse esperienze locali è la ricetta vincente per costruire comunità più solidali e più forti. Insieme, dunque, per capire meglio cosa accade nel mondo”.
“Le azioni del progetto The truth behind a smile – aveva osservato dal canto suo Silvia Colombo, presidente del Comitato gemellaggi – si sostanziano in seminari tematici e pratici svolti nei Paesi che vi hanno aderito e che prevedono una attenta riflessione sulle tematiche del progetto stesso e la visita di realtà legate al mondo del volontariato, oltre all’approccio con operatori dei servizi sociali e con le istituzioni dei Paesi coinvolti allo scopo di elaborare strategie comuni”.
A Mandello il progetto aveva scritto un capitolo particolarmente importante a primavera dello scorso anno, quando erano state ospitate per alcuni giorni sul Lario proprio le delegazioni di Romania, Polonia, Cipro, Macedonia, Lettonia e Grecia.
Nel suo indirizzo di saluto il sindaco aveva detto tra l’altro: “Dobbiamo continuare a incontrarci e dobbiamo farlo nell’interesse dei princìpi universali di fratellanza, libertà e uguaglianza che condividiamo. Dobbiamo farlo, a maggior ragione, in questo tempo di difficoltà, con i venti della crisi che spirano violenti e minano la tenuta sociale, economica e solidale delle comunità europee”.
Riccardo Mariani aveva quindi sottolineato come tener vivo il legame cui si era dato vita con quel progetto non significasse soltanto confrontarsi su temi di stretta attualità ma anche aver cura del rapporto intessuto con non poca fatica per varie ragioni, prime fra tutte la lontananza e le risorse economiche.
Quindi una sorta di appello: “Dobbiamo continuare a parlarci, a confrontarci, a discutere tra noi nel rispetto delle nostre diverse e al tempo stesso comuni storie di popoli europei. Ho sempre pensato e continuo a pensare che la diversità delle lingue e delle culture sia un segno di ricchezza per l’Europa e ne rappresenti in modo formidabile la vitalità e la forza. Essere comunità nella diversità è una sfida non ancora del tutto vinta dall’Europa, ma tuttavia è alla nostra portata. Dobbiamo però crederci, a partire da noi stessi”.
Nell’ambito di questo stesso progetto, nell’agosto 2012 una delegazione mandellese era stata ospitata a Mlawa, in Polonia, da una comunità semplice e tuttavia capace di distinguersi per il proprio senso di accoglienza, “una comunità – ricordano coloro i quali parteciparono a quella trasferta – che sa custodire e valorizzare la memoria storica per trasmetterla alle nuove generazioni”.
Mlawa è tra l’altro a sua volta gemellata con Nasaud, la cittadina della Romania come già ricordato “gemella” anche del Comune di Mandello.
Attraverso la rappresentazione dell’attacco nazista del 1939 alla città e della battaglia campale che ne seguì, la delegazione mandellese in quell’occasione ebbe modo di rivivere con un forte coinvolgimento emotivo i tragici eventi legati alla seconda guerra mondiale.
Proprio per rinsaldare i rapporti con la comunità di quella città del voivodato polacco della Masovia il Comitato gemellaggi di Mandello propone un viaggio a Mlawa, estendendo l’invito a prendervi parte a tutti coloro i quali sono sensibili al valore e all’importanza delle testimonianze storiche.
Il viaggio è programmato dal 27 al 31 agosto e la quota di partecipazione fissata indicativamente tra i 250 e i 300 euro. Sono previsti voli aerei da Orio al Serio a Varsavia-Modlin (e viceversa), la sistemazione in albergo (mezza pensione) a Mlawa, una “cena al fuoco” e una festa alla Casa della cultura, una gita in pullman a Varsavia (con visita guidata della città) e un’escursione nei dintorni di Mlawa, oltre alla partecipazione alla rievocazione storica.
Per avere informazioni più dettagliate si può scrivere a Maria Carizzoni all’indirizzo mail maria.carizzoni@hotmail.it, oppure rivolgersi all’Agenzia “Nicole Viaggi” in via Manzoni 9 a Mandello (telefono 0341-703.128).
Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato per giovedì 24 luglio.