LECCO – Nel 2013 aveva lasciato Guangzhou e la casa famiglia di Huiling, dove si trovava da un decennio, per rientrare a Honk Kong. Qualche mese dopo, in una lettera aperta indirizzata alla comunità mandellese, aveva scritto tra l’altro: “Ripeto spesso e con più convinzione questa preghiera: Signore, insegnami a invecchiare. Che io colga, in questo graduale distacco da persone e da cose, unicamente la legge del tempo. Fa’ che riesca a essere ancora utile al mondo con l’ottimismo e la preghiera, vivendo uno stile di contatto umile e sereno con il mondo in trasformazione, senza rimpianti per il passato”.
Per padre Mario Marazzi tornare a Honk Kong e andare a vivere presso la casa del Pime, dove si trova tuttora, aveva significato in un certo senso rivivere gli inizi del suo cammino missionario. A Hong Kong, infatti, padre Marazzi aveva vissuto per decenni appunto prima di raggiungere la periferia di Canton.
“Sento un po’ di nostalgia – aggiungeva il missionario nella stessa lettera del 2014 – del tempo che ho passato con persone semplici con le quali ho condiviso la vita, sedendo alla stessa tavola, giocando assieme… Sento tanta stima per la “mamma” che si è presa cura di quei ragazzi come fossero suoi figli. E sono contento che un mio giovane confratello, il premanese Franco Bellati, sia adesso con i disabili di Huiling e in qualche modo abbia preso il mio posto”.
Era e rimane dunque forte il legame di padre Mario con Huiling. Ed è per questo che la tappa di questa settimana sul Lario di una trentina di disabili e di loro insegnanti e assistenti assume una valenza oltremodo significativa. Ad accompagnare il gruppo vi sono tra l’altro anche Teresa Meng Weina, la “mamma” della casa di Huiling, e i padri del Pime Fernando Cagnin, origini venete, e il già citato Franco Bellati.
Padre Cagnin, classe 1958, si trova da quasi trent’anni in Cina (vi arrivò nell’89) al servizio di Huiling, mentre padre Bellati – nato nel 1973 e prete dal ’99 – è nel Paese asiatico dal 2003. Inizialmente ha operato a Hong Kong, dove ha praticato il cantonese, poi è stato a Pechino a imparare il mandarino, la lingua nazionale, e da alcuni anni è volontario a tempo pieno presso la comunità agricola di Huiling.
Oltre al gruppo di artisti e istruttori, nei prossimi giorni saranno sul Lago di Como anche una trentina di altri amici di padre Marazzi. A Hong Kong, infatti, da alcuni anni è attivo un gruppo di persone, debitamente registrato presso il governo locale, che ha lo scopo di aiutare i disabili di Huiling. “Queste persone – scrive dalla Cina padre Mario – non gestiscono opere per disabili a Hong Kong, ma in vari modi sono di appoggio a quanto viene fatto all’interno della Cina. Scopo del viaggio è quello di accompagnare i disabili, ma naturalmente anche di godere loro stessi di questo soggiorno in Italia”.
Giovedì 12 maggio la prima tappa sarà a Rancio di Lecco, presso il Pime, dove i due gruppi di visitatori incontreranno familiari e amici dei missionari e in particolare padre Franco Cumbo, che per molti anni a Hong Kong è stato un amico e un sostenitore di Huiling.
Gli ospiti cinesi visiteranno i missionari degenti, celebreranno la messa con padre Cumbo e pranzeranno in un locale della città prima di portarsi a Como per visitare la città e prepararsi allo spettacolo serale.
La “trasferta” a Como è stata inclusa in segno di ringraziamento e gratitudine alla Caritas diocesana, che una decina d’anni fa aveva offerto un consistente aiuto a Huiling di Canton per la sistemazione dei locali del centro residenziale per adulti.
Sarà proprio la Caritas, unitamente all’Ufficio diocesano missioni e alla Pastorale giovanile di Como centro, a organizzare per la sera del 12 maggio lo spettacolo Life is a gift – La vita è un dono presso l’Auditorium del Collegio Gallio, con inizio alle ore 21 e ingresso libero a tutti.
“Protagonisti della rappresentazione – spiega padre Mario Marazzi – saranno attori adulti con disabilità mentale, che si raccontano entrando in contatto con altre persone che, poco alla volta, si avvicinano alla “diversità” attraverso un percorso di reciproca conoscenza, fino all’inevitabile crearsi di un contatto che aiuta a comprendere quale sia l’esistenza di un diversamente abile: come affronta le sfide della vita e il dolore della morte, ma anche l’innamoramento e la vita quotidiana e come partecipi attivamente ai sentimenti collettivi, che sono poi gli stessi di tutti noi”.
Dopo la “tappa” lariana il gruppo si esibirà la sera successiva a Torino, il 16 maggio a San Liberale, frazione del comune di Marcon (Venezia), ospiti del nipote di padre Cagnin, don Dario Magro, per poi spostarsi a Giulianova, nelle Marche, dove da tempo è attiva la Piccola Opera Charitas, un’organizzazione per la riabilitazione di disabili da tempo gemellata con Huiling. Qui si svolgerà la mostra d’arte internazionale “Art that cares” (Arte che cura) di arteterapia, con artefatti prodotti da persone diversamente abili.
Tappa successiva sarà Roma, dove la comitiva cinese mercoledì 25 maggio presenzierà all’udienza di Papa Francesco in piazza San Pietro.
Huiling è un’organizzazione che opera in aiuto a persone con disabilità mentale. E’ stata avviata da un gruppo di cinesi guidati da Teresa Meng Weina a Guangzhou, nella Cina del Sud, nel 1985 e registrata nel 1990. I due ideogrammi che compongono il nome Huiling significano “saggezza” e “anima” e esprimono l’impegno di aiutare le persone disabili ad avere una mente che pensa e un cuore che ama.
L’organizzazione opera con la persuasione che le persone con ritardo mentale hanno gli stessi diritti degli altri e s’impegna perché le stesse siano accettate e rispettate. Mira a diffondere l’opinione che i disabili hanno il diritto di chiedere e ottenere l’aiuto della società e di contribuire per quanto possibile al bene comune. Ritiene infatti che i disabili debbano godere delle stesse opportunità degli altri.
Con il gruppo, sarà giovedì 12 dapprima a Lecco quindi a Como anche Teresa Meng Weina, la fondatrice di Huiling.
Per sostenere le famiglie in cui vi erano figli con disabilità mentale, Meng Weina nel 1985 aveva creato Zhiling, un’organizzazione per bambini appunto con disabilità mentale. La Caritas di Hong Kong si impegnò ad appoggiare quell’iniziativa, inviando a Canton alcuni assistenti sociali per la formazione degli operatori di Zhiling e offrendo anche un contributo finanziario sufficiente per acquistare gli edifici della scuola e permetterne l’uso.
Questa associazione si configurava in pratica come una delle prime Ong in Cina, anche se giuridicamente non riconosciuta. Fin dall’inizio si avvertì l’esigenza di formare una persona, anche culturalmente, per dirigere la nuova scuola.
Una collega di Meng Weina ne divenne la direttrice, ma in seguito sopraggiunse qualche difficoltà poiché la stessa non intendeva accogliere i bambini che nel frattempo erano cresciuti. La Caritas di Hong Kong aveva del resto dichiarato che non era intenzionata a finanziare progetti per disabili di maggiore età.
Fu così che il 18 marzo 1990 Meng Weina fondò Huiling per accogliere anche le persone con ritardo mentale di età non scolare (dai 16 anni in su).
“Si può dire che Meng Weina – afferma padre Marazzi – sia un’instancabile ricercatrice del bene a favore dei più svantaggiati, soprattutto nel mondo della disabilità mentale. Il suo impegno è talvolta apprezzato anche dalle autorità governative, molto spesso sostenuto dai mass media locali e persino da Fondazioni internazionali. Per questo il modello di lavoro e di impatto sociale di Huiling potè espandersi rapidamente, fondando propri centri in varie grandi città e aprendovi case di accoglienza per persone diversamente abili”.
“L’impegno di Meng Weina – conclude il missionario mandellese – si è manifestato anche nell’organizzazione di numerosi corsi di aggiornamento dove carità, diritti umani e integrazione sociale costituiscono le costanti chiavi di lettura della vita, offrendo stimoli per affrontare sempre nuove costruttive battaglie nella realtà sociale cinese”.