LECCO – Prima di lasciare l’Italia non aveva nascosto un pizzico di preoccupazione: “In quelle zone – aveva detto il forte climber nella conferenza stampa tenuta all’Hotel Villa Cipressi di Varenna – vivono gli orsi polari, come noto animali carnivori per eccellenza. Speriamo di non incontrarli, per lo meno non da vicino, perché non disporremo di alcun fucile, a differenza della mia spedizione del 2009. Quella volta, peraltro, orsi bianchi non ne ho visti…”.
Matteo Della Bordella, il ventinovenne alpinista dei Ragni di Lecco che nelle scorse settimane ha portato a termine con Silvan Schupbach e Christian Ledergerber la spedizione in Groenlandia culminata nell’apertura in stile alpino di una nuova via sullo Shark’s Tooth, questa volta l’orso lo ha visto. E molto da vicino.
Lo afferma lo stesso Della Bordella nel messaggio inviato ai “maglioni rossi” dopo aver raggiunto sabato scorso il villaggio di Ittoqqortoormiit, punto di partenza e anche tappa finale della spedizione.
“Gli ultimi giorni – scrive il “ragno” varesino – ci hanno riservato momenti piccanti e eccitanti. Dopo un giorno di riposo a causa del forte vento, abbiamo ripreso i kayak coprendo metà della distanza che ancora ci separava dalla nostra destinazione. Poco prima di raggiungere la riva, però, uno di noi si è capovolto in acqua, per fortuna senza conseguenze e ormai vicino al luogo dove avevamo programmato di dormire”.
“Quella notte – aggiunge Matteo – ci siamo fermati in una capanna abbandonata e alle 5 del mattino siamo stati svegliati da un orso polare. L’animale praticamente stava annusando con curiosità i nostri piedi, a meno di un metro da noi… Abbiamo iniziato a urlare, picchiando a terra gli oggetti che trovavamo in giro. Così facendo in qualche modo siamo riusciti e spaventare l’orso, che si è portato a una certa distanza e alla fine se n’è andato”.
Una notte, si intuisce dal messaggio del climber, non propriamente tranquilla e rilassata. E una notte che ha preceduto l’ultimo giorno in kayak inizialmente con condizioni ottimali sia per quanto riguardava il mare sia per il vento.
“A circa due ore di navigazione da Ittoqqortoormiit – si legge sempre nel messaggio riportato integralmente sul sito Internet dei Ragni della Grignetta – il vento ha cominciato a soffiare più forte e la nostra crociera di piacere è diventata improvvisamente una gara contro il vento e le onde… Siamo arrivati a destinazione nel pomeriggio del 6 settembre, 32 giorni dopo la nostra partenza”.
Quindi il congedo: “Il nostro viaggio è davvero finito. Aspettiamo di vedervi tutti in Italia e in Svizzera per dirvi di più sulla nostra avventura”.
“Mostruosi, sono stati semplicemente mostruosi”. Fabio Palma parla in questi termini dell’impresa di Matteo, Silvan e Christian. “Che dire, quello che hanno fatto si commenta da sé”, afferma il presidente dei Ragni, che non esita a definire quella vissuta in Groenlandia da uno degli esponenti di punta del gruppo “un’avventura in tutto e per tutto simile a quella dei romanzi dell’Ottocento”.
“Ma qui – aggiunge Palma – c’è da registrare anche un risultato alpinistico di valore mondiale. Quella di Matteo e due suoi due compagni d’avventura era un’idea pazza che non ha precedenti nella storia dei Ragni e non solo. Lo ammetto, io per primo ero piuttosto scettico sull’esito della spedizione. Del resto a livello mondiale c’erano soltanto due precedenti simili, ma mai con così tanti chilometri da percorrere con i kayak. Lo ripeto, sono stati mostruosi”.
La spedizione di Della Bordella, Schupbach e Ledergerber aveva come noto tra gli sponsor anche il Comune di Varenna, che per la prima volta associava ufficialmente il nome della “perla del Centrolago” a un’avventura alpinistica. “E’ andata bene e ne siamo fieri – dice l’assessore al Turismo, Paolo Ferrara – anche perché lo stesso Della Bordella non aveva mancato, in sede di presentazione della sua avventura, di rimarcare le difficoltà a cui lui e i suoi due compagni sarebbero andati incontro”.
“Matteo è stato bravissimo – aggiunge – e fin d’ora vogliamo complimentarci con lui, oltre che con Silvan e Christian. L’impresa, torno a dire, si annunciava particolarmente ardua e sapere che tutto è andato per il meglio, compreso quell’incontro ravvicinato con l’orso polare, è motivo di grande soddisfazione in particolare per i protagonisti della spedizione e per i Ragni di Lecco, ma anche per Varenna. Siamo lieti di aver portato fortuna ai nostri splendidi “maglioni rossi” e di aver puntato proprio su questa autentica impresa e su un progetto il cui successo era tutto fuorché scontato”.
Matteo Della Bordella sarà in Italia domenica prossima, 14 settembre.