CALOLZIO- Si è inaugurata nel pomeriggio di sabato 7 novembre la mostra “scene dai Matrimoni calolziesi”, organizzata e allestita dalla Pro Loco, presso la sala espositiva Italo Neri del comune. La rassegna conta oltre duecento fotografie che permettono di rivivere il giorno più bello della vita di tanti calolziesi facendo un salto all’indietro, fino al 1931, questa la data della foto “più vecchia”, per approdare ai giorni nostri.
“Se siamo riusciti a organizzare questa mostra è merito dei cittadini che hanno risposto alla nostra richiesta, inviandoci le loro foto… il matrimonio è un momento bellissimo da valorizzare e da mostrare anche agli altri” queste le parole di Tiziana Esposito, presidentessa della Pro Loco, che ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale, per l’appoggio e la disponibilità delle sale, Papini Giancarlo, Iacchetti Luciano e Bonaiti Ivo, i quali si sono occupati personalmente della raccolta e della scelta delle foto e di apporre le didascalie; De Franco Cosimo e Sorrentino Domenico per l’aiuto fondamentale nell’allestimento. Infine gli esercizi commerciali “Angeli tutto sposi” che ha prestato un abito sartoriale d’alta moda sposa,creato dal proprio atelier, risalente alla fine degli anni 80 e “Flora Folies” che ha donato un bouquet composto per l’occasione.
Papini Giancarlo ha voluto sottolineare di come si tratti “solo di uno spaccato della storia dei matrimoni del territorio, ma attraverso il quale è possibile vedere il passare del tempo, delle mode nei vestiti e della tecnica fotografica… solitamente mostriamo solo foto in bianco e nero, ma questa volta abbiamo ceduto al colore, per cui non abbiamo modificato le foto più recenti che ci sono state inviate”.
Fra le tante fotografie esposte, se ne trovano alcune che ritraggono gli assessori comunali, fra questi, il vicesindaco Massimo Tavola, presente in sala, segno della continua collaborazione fra l’amministrazione e la pro loco, come ha evidenziato il primo cittadino Cesare Valsecchi, “spero che si continuino a organizzare iniziative di questo tipo, visto il grande interesse, rappresentano i passaggi generazionali e permettono di mantenere viva la memoria”.
Non resta quindi che visitare la rassegna, che resterà aperta al pubblico fino al 29 novembre, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.