CALOLZIO/VERCURAGO – I bimbi della scuola dell’infanzia Papa Giovanni XXIII di Vercurago e del nido “Il villaggio dei Folletti” con la Sezione Primavera di Somasca sono diventati testimoni nella comunità e, nella fredda serata di venerdì, hanno lasciato un’importante suggestione con il loro bellissimo presepe vivente.
“Per seguire la stella bisogna mettersi in cammino! Ma prima… bisogna guardare il cielo, bisogna scrutare l’orizzonte e aprire gli occhi, la mente e il cuore – hanno spiegato le maestre delle due scuole -. Volgere lo sguardo in alto con il naso all’insù. Per i bambini è semplice guardare in alto: è la loro prospettiva. Loro osservano tutto da lì e dobbiamo proprio imparare da loro. Guardare in alto per cogliere quei segni splendidamente celati, che ci portano nel profondo del nostro cuore. Con lo sguardo al cielo, ci siamo messi in cammino guidati dalle minuscole mani del nostro futuro”.
E così si è svolto il bellissimo evento “Seguiamo la stella”: “Il presepio è composto da personaggi secondari apparentemente anonimi (il panettiere, il falegname, la lavandaia), ma senza di essi il presepe non è presepe. Così nella comunità ognuno svolge un ruolo piccolo che nell’insieme prende forma”.
Con il supporto di tante associazioni, nella serata di ieri la rappresentazione ha sfidato il freddo pungente e ha preso vita proprio lungo le strade che collegano l’oratorio del Pascolo a quello di Vercurago.
Grazie al presepe i bambini sono stati capaci di regalare grandi emozioni: “Ringraziamo davvero tantissimo: i ragazzi del gruppo medie e ado, L’abbraccio, Aido, Avis, Alpini, Erre-ti per gli impianti, il comune di Vercurago, la Polizia Locale (in particolare Davide Rovagnati per la pazienza), il Gev Lumaca (con la sua instancabile Irene), tutti i volontari dei due oratori di Pascolo e Vercurago, la Pro Loco che in questi ultimi giorni ha realizzato tanti nostri desideri. In ultimo, non meno importanti: un grazie al parroco don Andrea e al personale della scuola”.