ESINO LARIO – L’appuntamento è per domenica 4 gennaio, a partire dalle ore 16 e fino a tarda sera, a Esino Lario. E l’evento, che ogni anno richiama un numero considerevole di spettatori, anticiperà di fatto l’Epifania, con i tradizionali riti che si accompagnano a questa ricorrenza, a partire dal presepe vivente e naturalmente dall’arrivo dei re Magi.
Sarà dunque una domenica tutta da vivere, la prossima, non soltanto per la gente di Esino ma in generale per tutti quelli che non vorranno perdersi i momenti più significativi della giornata.
Si comincerà, come detto, alle 16 con l’appuntamento nel segno del “Come eravamo…”, dunque con il paese che aprirà le vecchie corti, le porte delle case, delle cascine e delle antiche stalle per dar modo ai visitatori di aggirarsi tra le contrade e le vie del centro storico e di assaporare gustosi piatti della tradizione esinese, a partire dai sempre richiestissimi ravioli.
A seguire, l’apertura del presepe vivente e della corte di Erode, che precederà l’avvio del corteo dei tre Re, fissato per le ore 18 dall’albergo “La lucciola”.
I Magi sfileranno a cavallo per le vie del paese, sostando qua e là per consegnare i doni ai bimbi e agli adulti.
A questo proposito gli organizzatori informano che coloro i quali volessero far consegnare i regali dai Magi dovranno recapitare i pacchi presso la scuola d’infanzia nella stessa giornata di domenica 4, entro e non oltre le ore 16.
Gli esinesi sono stati altresì invitati a non consegnare confezioni troppo piccole o contenenti oggetti di valore.
Durante la sfilata, che sarà accompagnata dal Corpo musicale “San Vittore” di Esino, saranno i Magi stessi a chiamare i destinatari dei regali per nome e cognome.
Una volta consegnati tutti i doni i tre Re raggiungeranno il presepe vivente per l’omaggio finale a Gesù bambino, previsto per le ore 23.
A comporre il comitato organizzatore dell’evento che precede la festa dell’Epifania sono i responsabili, gli operatori e gli amici della locale scuola dell’infanzia e le varie associazioni di Esino, oltre alla Parrocchia, tutti mobilitati per un unico scopo, ossia tenere in vita la tradizione attraverso una proposta di sicuro richiamo per il pubblico e di grande impatto per quanto riguarda l’effetto scenografico e non solo.