“Extrema Ratio”: a Lecco l’esperienza di
5 minuti in carcere

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LECCO – Vivere l’esperienza del carcere anche solo per cinque minuti, per farsi un’idea di cosa significa essere rinchiuso in una cella e magari per evitare di finirci in futuro. Un’idea originale “Extrema-ratio” messa in campo dalla Caritas Ambrosiana in collaborazione con l’Informagiovani di Lecco, aperta alla cittadinanza e visitata in questi giorni da diverse scuole del territorio.

Non solo una cella, ma un intero percorso di introduzione al carcere è stato allestito nei locali del centro civico di Germanedo, per trasformare, seppur per poco tempo, il visitatore in un detenuto: dal sequestro di quei beni vietati all’interno del penitenziario alla presa delle impronte digitali, dalla foto segnaletica per poi passare cinque minuti di reclusione all’interno di una cella, dove non eccelle certo pulizia e spazio, soprattutto se a starci sono più detenuti di quanti il locale ne può ospitare.

Ed è proprio il sovraffollamento delle carceri al centro dell’iniziativa: “I carceri della Lombardia hanno una quota del 70% di carcerati in più rispetto alla loro capienza – spiega Carlo D’Aietti, direttore del servizio giovani – una situazione che non risparmia la casa circondariale di Pescarenico”.

A livello nazionale si contano più di 66 mila detenuti, a fronte di circa 48 mila posti disponibili per un costo giornaliero a detenuto di 112 euro. Un dato, quest’ultimo, che deve fare riflettere se pensiamo che la recidività è altissima tra i carcerati, circa il 68% secondo le stime riferite dagli operatori di Caritas, presenti alla fine del percorso.

“Le cifre dimostrano che la recidività si riscontra maggiormente tra i detenuti che scontano tutta la pena in carcere – spiega il coordinatore della Caritas Zonale di Lecco, don Angelo Dubini – al contrario la percentuale si riduce di molto tra quei carcerati che escono dal penitenziario per buona condotta o per indulto. Con percorsi adeguati si avrebbe non solo un risparmio economico ma un recupero maggiore degli individui”.

Tra i visitatori che mercoledì hanno vissuto l’esperienza di “Extrema Ratio” anche l’assessore comunale Michele Tavola: “Con Informagiovani stiamo mettendo in campo percorsi di sensibilizzazione sociale su quella che è la cultura della legalità, a partire dall’esperienza carceraria, dall’altro sull’accettazione di chi ha sbagliato per una tolleranza che non sia acritica ma accettazione del diverso, per evitare quello che potremmo definire una sorta di ostracismo sociale”.