Florovivaismo, una passione che contagia anche il lecchese

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florovivaismoLECCO – Grazie alla produzione di acidofile (azalea, rododendro, camellia, pieris), nonché alle coltivazioni di piante in vaso e sotto serra la floricoltura lariana rappresenta un segmento sempre più importante e strategico per l’agricoltura delle nostre province: apprezzata, per di più, anche fuori dai confini nazionali, grazie alla posizione baricentrica delle due province di Como e Lecco, a stretto contatto con i Paesi centreuropei.

E’ quanto affermano dalla Coldiretti Como-Lecco riferendosi ad un settore che resiste alla congiuntura anche per il crescente appeal che il mondo del verde e dei fiori ha sulla collettività: una recente ricerca conferma infatti che più di un cittadino su quattro ama prendersi cura del verde e dei fiori, curando un piccolo giardino o, semplicemente, il balcone di casa.

Una passione che si traduce in lavoro specializzato anche per le imprese agricole e i giardinieri professionali che si occupano della cura dei giardini privati, ma anche dei parchi pubblici” commentano il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale, Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni. “Anche da parte delle amministrazioni locali, infatti, c’è crescente interesse alla cura e alla promozione del verde grazie alla crescente attenzione al verde pubblico, concepito come bene al servizio della collettività”.

Nel commentare le analisi della Cgia di Mestre, la Coldiretti sottolinea che quello del giardiniere è uno dei mestieri che terrà, rispetto ad altri tipi di operai specializzati secondo un’analisi Isfol-Istat sulle tendenze al 2015.

Si registra infatti una aumento della superficie complessiva di verde urbano che ha bisogno di cure nei capoluoghi di provincia secondo una analisi della Coldiretti su dati Istat con una contemporanea crescita della disponibilità media del verde urbano è di 31,4 metri quadrati per abitante. Ad aumentare sono anche gli italiani che desiderano avere un giardino od un orto per garantirsi cibi genuini a contatto con la natura, direttamente in casa propria.  Oggi, come detto, ben un italiano su quattro si dedica alla cura del verde e ad essere coltivate, secondo la Coldiretti, non sono solo erbe aromatiche (73%) e i fiori (73%) ma anche ortaggi e frutta (39%).

E proprio per aiutare i tanti neofiti è nata una rete di tutor dell’orto grazie alla fondazione Campagna Amica promossa dalla Coldiretti che è composta soprattutto da aziende vivaistiche che a condizioni vantaggiose forniscono, ai gestori degli orti aderenti alla rete, mezzi tecnici di produzione (terra, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le piantine, sostegni vari, sementi e piantine).

Piante e fiori si possono trovare anche presso gli Agrimercati delle due province, oltrechè nei “Punti Campagna Amica” (l’elenco dettagliato è sul portale www.campagnamica.it).

Il mestiere del giardiniere secondo la Coldiretti rimane prevalentemente maschile (l’86% del totale), mentre se si considera l’età, prevalgono gli over 40 (56%). Non mancano però i giovani, trainati anche da iniziative innovative.