Dopo una collaborazione ultratrentennale la vicedirettrice Franca Gerosa dice addio al Giornale di Lecco.
“La notizia come freccia che arco scocca, corre veloce di bocca in bocca” cantava De Andrè e l’addio allo storico settimanale lecchese della vicedirettrice Franca Gerosa (54 anni il prossimo 27 luglio. Auguri!) è una di quelle che fanno rumore e giustappunto ha già fatto il giro delle parrocchie (leggi testate giornalistiche locali).
Per una volta i “sussurri” li abbiamo intercettati noi e cercheremo di far “gridare” chi, per anni, ha fatto sobbalzare il mondo politico-amministrativo lecchese e non solo con indiscrezioni, pettegolezzi e gossip attraverso l’arcinota rubrica battezzata proprio “Sussurri e Grida”.
Nel piccolo mondo giornalistico locale la notizia è ormai trapelata, ma l’addio di Franca Anna Maria Gerosa (così è iscritta dall’Albo dei Giornalisti professionisti di Milano dal febbraio del ’91) è una grande novità per chi invece da decenni è abituato a seguirla attraverso le pagine dello storico settimanale lecchese.
Laureata in Lettere Franca Gerosa approda al Giornale di Lecco quando la testata di proprietà di De Santis, viene venduta e il Giornale di Lecco si trasferisce da via Ghislanzoni in via Leonardo Da Vinci proprio di fronte alla caserma Sirtori sotto la direzione di Marco Calvetti. Quindi nuovo trasloco in via Parini con la testata che viene affidata a Marco Marcello ma per poco perchè torna nuovamente Calvetti. Poi il trasferimento nell’attuale sede di via Aspromonte con il Giornale che dal ’94 è diretto da Giancarlo Ferrario.
Dell’addio di Franca Gerosa non c’è ancora l’ufficialità e non è dato sapere se sia stata una sua scelta o un diktat dell’azienda. Va da sè che il suo trasferimento sembra ormai cosa certa. Al suo posto dovrebbe arrivare da Erba Isabella Preda, mentre al timone del settimanale rimarrebbe Ferrario.
Già, la destinazione della Gerosa… la giornalista verrà trasferita a Saronno (testata che fa parte sempre del Gruppo In Netweek di cui fa parte anche il Giornale di Lecco), patria degli amaretti e del noto liquore. Che dire sotto il profilo gastronomico si comincia bene.