Frutti di bosco ed epatite A. L’Asl: “fateli bollire per 2 minuti”

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frutti di boscoLECCO – La diffusione di epatite A correlata al consumo di frutti di bosco surgelati è tuttora in corso ed ha colpito diversi Paesi dell’Unione Europea.

Le indagini svolte dal Ministero della Salute mostrano che, seppure ci sia stato un decremento nel numero dei casi rispetto al picco verificatosi nei mesi di aprile e maggio scorso, le segnalazioni pervenute al Sistema di Sorveglianza nazionale sono ancora oltre l’atteso per il nostro Paese.

L’analisi della tracciabilità delle materie prime utilizzate per i lotti di frutti di bosco contaminati consente di formulare l’ipotesi di una possibile contaminazione all’origine o lungo la filiera di lavorazione e distribuzione delle singole materie prime congelate. Tale ipotesi deve, tuttavia, ancora essere supportata da ulteriori evidenze microbiologiche o epidemiologiche.

2Sebbene tutti i lotti risultati positivi alle analisi siano stati prontamente ritirati e richiamati dal mercato a tutela della salute dei consumatori, non è escluso che vi siano in commercio altri mix di frutti di bosco surgelati/congelati contaminati, diversi da quelli oggetto di allerta – spiegano dall’Asl di Lecco – Il Ministero della salute raccomanda, quindi, di consumare i frutti di bosco congelati/surgelati solo cotti, facendoli bollire (100°) per almeno 2 minuti”.

Considerando che nel periodo delle festività natalizie il consumo di questi prodotti tende ad aumentare tra le altre iniziative di comunicazione previste, è stata prodotta una locandina informativa sul corretto consumo di questi alimenti che rilancia le raccomandazioni formulate dal Ministero della Salute e pubblicate sul portale.