Furti a Castello: i cittadini si mobilitano, una chat contro i ladri

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Il gruppo SOS Castello, attraverso il cellulare i residenti lanciano le proprie segnalazioni agli altri abitanti
Giovanni Ravasi, titolare dell’alimentari di via Moneta

 

LECCO – “Sono cresciuto in questo quartiere, ci abito tuttora e ci lavoro, vederlo preda di ladri e delinquenti fa male”. Giovanni Ravasi è il titolare dell’omonimo alimentari di via Moneta e nei giorni scorsi lui stesso è stato vittima di un tentato furto al suo negozio.

“Hanno provato a forzare la serratura, che era comunque rinforzata e non ce l’hanno fatta. I vetri sono invece antisfondamento e non potevano romperli. E’ successo lunedì notte, me ne sono accorto solo la mattina successiva. All’inizio credevo fosse un atto vandalico ma poi ho capito che avevano cercato di smontare il blocchetto esterno della serratura. La stessa mattina mi sono recato a fare denuncia ai carabinieri”.

Ravasi è anche l’ideatore di SOS Castello, un gruppo Whatapp nato per riunire i residenti del rione ed informare, attraverso i messaggi al cellulare, della presenza di persone sospette nel quartiere, di episodi di furti o altri reati predatori ai danni degli abitanti di Castello.

Un’idea maturata già nei mesi scorsi, prima che la sua attività finisse nel mirino dei malviventi. “Quando il Comune ha modificato la viabilità del quartiere, era stata creata la pagina ‘Castello batti un colpo’ per discutere di quanto stava accadendo. Il gruppo Whatapp nasce dalla stessa necessità di coinvolgere gli abitanti, in questo caso per avere maggiore sicurezza nel quartiere”.

Il gruppo SOS Castello, attraverso il cellulare i residenti lanciano le proprie segnalazioni agli altri abitanti

 

Il gruppo conta al momento una trentina di contatti su differenti vie del circondario, l’obiettivo di Giovanni, che si è fatto portavoce dei problemi del rione e che raccoglie adesioni presso il suo negozio, è quello di creare una rete sempre più fitta per monitorare meglio la situazione nel rione. “Non c’è alcuna intenzione di sostituirsi alle forze dell’ordine, anzi, ci limiteremo a segnare a vicenda eventuali situazioni sospette e nel caso sia necessario avvisare le autorità. Penso per esempio al truffatore che nei giorni scorsi proprio per le strade di Castello ha tentato più raggiri, attraverso il gruppo avremmo potuto seguire i suoi movimenti e segnalare la sua esatta posizione a Polizia e Carabinieri”.

“Sguardo di vicinato” viene definita questa modalità nella quale sono i cittadini a proteggersi l’uno con l’altro, trasformandosi in ‘sentinelle’ o meglio ‘osservatori’ di ciò che accade nelle loro vicinanze. Il questore Alberto Francini aveva insistito molto anche a Lecco affinché si sviluppasse questo metodo e sta ottenendo risultati importanti a Bari, dove oggi svolge il suo incarico, arrivando a dimezzare i reati in un quartiere difficile come quello di Putiniano attraverso un’analoga chat di cittadini (vedi articolo).

“Durante l’inverno a Castello si sono verificati diversi furti – ci dice un residente, tra i primi ad iscriversi al gruppo Whatapp , ma che preferisce non apparire con il proprio nome pubblicamente- in via Crollalanza e in via Vercelloni hanno messo a segno dei colpi, tutti al primo piano e in orari tra le 17 e le 18 del pomeriggio. In via Rimembranze hanno scavalcato un muro arrivare alle case, ma anche in via Seminario e in via Colombo sono stati segnalati furti nelle scorse settimane. In piazza Carducci io stesso mi sono ritrovato con le gomme dell’auto bucate. Qui non ci sono telecamere e la delinquenza vince facile”.