LECCO – “Soccorreranno” i loro compagni con una barella, spegneranno un incendio, saliranno in ambulanza, indosseranno maschere e bombole d’ossigeno, impareranno il rispetto per la natura e di sicuro.. si divertiranno: gli alunni delle scuole primarie di Maggianico e Chiuso saranno infatti i protagonisti del progetto “C’è in gioco la prevenzione”.
L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, è promossa da Comune e Protezione Civile di Lecco con la collaborazione del 118, del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco e della Guardia Forestale e coinvolgerà 55 alunni dei due istituti primari (quarta e quinta classe per Chiuso e quinta di Maggianico) in un campo di soccorso che si svolgerà dal 22 al 26 settembre nel parco di Villa Guzzi.
Qui i giovanissimi studenti potranno apprendere il ruolo delle diverse forze impegnate quotidianamente in operazione di soccorso e sperimentare di persona attrezzature e tecniche.
I soccorritori alpini del CNSAS faranno andare su e giù per la teleferica i giovanissimi “eroi”, mentre i pompieri li vestiranno di tutto punto per far spegnere loro un piccolo incendio che sarà posizionato in una vasca di sicurezza, per poi passare al salvataggio di un gattino (di peluche) su un albero.
I sanitari del 118 spiegheranno loro come si effettua una chiamata d’emergenza e li metteranno alla prova, mostrandogli le prime manovre di soccorso su un manichino. La Forestale li accompagnerà in un giro per il parco spiegando agli alunni l’importanza di tutelare la natura per prevenire i danni di allagamenti e frane mentre la Protezione civile, che li accompagnerà per tutte le giornate del campus, li affiancherà nel montare le tende e farà provare ai bimbi la pompa idrovora, oltre che spiegare loro l’importanza del coordinamento tra tutte le forze di sicurezza.
“Crediamo che anche questo tipo di insegnamento debba trovare posto a scuola – ha spiegato l’assessore all’istruzione Francesca Bonacina, affiancata dal responsabile della Protezione Civile, Antonio Schiripo – Siamo partiti quattro anni fa e la sperimentazione ha dato buoni risultati dal punto di vista dell’apprendimento”.