Il sottosegretario: “Il Ponte Vecchio? Lo chiuderei”

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Il sindaco di Lecco Virginio Brivio e il Sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni

 

LECCO – Non ha dubbi sul futuro del Ponte Azzone Visconti, meglio conosciuto dai lecchesi come Ponte Vecchio,  il Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni, giunto in città nella mattinata di venerdì: la struttura andrebbe chiusa al traffico veicolare, consentendo unicamente ai pedoni e alle biciclette il passaggio.

Il Sottosegretario è giunto in città venerdì mattina, accolto dall’onorevole Gian Mario Fragomeli e dal sindaco Virginio Brivio, coi quali ha visitato il Ponte Vecchio, definito uno dei simboli di Lecco oltre che importante tassello del percorso storico-culturale “Lecco Medievale”, alla cui realizzazione stanno lavorando la Provincia di Lecco, il Comune e il Parco Monte Barro.

 

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Tra i presenti all’incontro, da sinistra il Presidente della Camera di Commercio di Lecco Vico Valassi, il Prefetto Liliana Baccari, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lecco Corrado Valsecchi, il presidente del Parco Monte Barro Federico Bonifacio e di fondazione Cariplo Romano Negri

 

Dopo la visita il Sottosegretario si è recato presso il Politecnico di Via Ghislanzoni dove è stato illustrato il progetto di ristrutturazione e valorizzazione del Ponte Azzone Visconti, alla presenza del Prefetto Liliana Baccari, del presidente della Camera di Commercio Vico Valassi, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, la Provincia di Lecco, i sindaci dei Comuni limitrofi e coinvolti nel progetto “Lecco Medievale”, il presidente del Parco Monte Barro Federico Bonifacio e Romano Negri della fondazione Cariplo, altro partner dell’iniziativa.

Obiettivo dell’incontro, come specificato dal sindaco Brivio, è stato quello di porre all’attenzione del Ministero dei Beni Culturali l’importante struttura del Ponte Azzone Visconti, sulla cui valorizzazione e riqualifica diversi enti stanno lavorando.

 

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Il Sottosegretario Borletti Buitoni con il professor Marco Di Prisco

 

Il dossier presentato al Sottosegretario Borletti Buitoni contiene le relazioni del prof. Marco Di Prisco e dell’architetto Chiara Rostagno, della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milano, che in collaborazione col Comune di Lecco e col Politecnico si è occupata di “studiare” il Ponte Vecchio.

“Il Ponte – ha spiegato il professor Di Prisco – non nasce come struttura architettonica ma con obiettivi militari di difesa e mercantili, per il passaggio merci. Le misurazioni recentemente condotte hanno dimostrato che la struttura gode di buona salute, saranno le ultime prove di carico a determinarne la categoria”.

Costruito tra il 1336 e il 1338 sull’Adda per volere di Azzone Visconti, il Ponte gode tutt’oggi di una straordinaria fama, come ha spiegato l’architetto Rostagno: “Il Ponte è costruito dove il Lario ritorna ad essere Adda, la forza idraulica è notevole e dal punto di vista strutturale si tratta di una costruzione straordinaria. Il contesto paesaggistico ne ha fatto da sempre un luogo di grande interesse non solo per i locali ma per i viaggiatori. Studi più approfonditi inoltre nel 1959 hanno rilevato nel corpo del ponte presenze di interesse storico e culturali”.

Motivi che hanno spinto anche il Parco Monte Barro ad interessarsi della struttura, proponendola come tassello del più ampio percorso culturale di “Lecco Medievale”: un progetto nato con l’intenzione di promuovere le valenze storico-archeologiche del territorio limitrofo al Parco, riqualificandone i luoghi di interesse maggiori. 1 milione e mezzo di euro la cifra stanziata per la realizzazione del progetto, a cui si sono aggiunti i 770 mila euro finanziati dalla Fondazione Cariplo.

 

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“Lecco Medievale – ha detto Federico Bonifacio, presidente del Parco Monte Barro – ha bisogno anche di questo Ponte, a tutti gli effetti un tesoro culturale del nostro territorio”.

Dal canto suo, dopo la presentazione, il Sottosegretario Borletti Buitoni ha promesso di “inserire” il caso “Ponte Azzone Visconti” nell’agenda del Ministero dei Beni Culturali, non nascondendo le difficoltà economiche: “La situazione per il nostro Ministero – ha detto rivolgendosi ai presenti – è sempre peggio. Non c’è politico che non dica che il patrimonio culturale del paese vada promosso, ma poi i primi a subire tagli ed attacchi dissennati siamo noi. Nonostante questo devo riconoscere con ammirazione l’impegno della vostra comunità che vuole prendere l’ottima strada di valorizzazione dell’identità territoriale e questo Ponte mi sembra proprio che ne costituisca una grande parte”.

 

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Prima di congedarsi, il Sottosegretario ha “ribadito” la propria proposta rispetto alla viabilità del Ponte: “Quando l’ho visto, stamattina, ho subito detto al sindaco Brivio ‘Io lo chiuderei’. Penso che un utilizzo esclusivamente pedonale della struttura vada maggiormente incontro al progetto di realizzare un circuito medievale della città”.

 

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In ricordo dell’incontro il Sindaco di Lecco ha quindi regalato al Sottosegretario una stampa orginale del Ponte Azzone Visconti del 1891.