LECCO – Tutti in fila per firmare contro la chiusura del canile: un senso di affezione dei lecchesi nei confronti del rifugio cittadino per i “quattro zampe” che ha sorpreso gli stessi organizzatori della petizione nata per scongiurare la chiusura della struttura di via Rosmini e il trasferimento dei circa 90 ospiti verso altri canili fuori provincia.
“Lecco deve assolutamente avere un canile e deve essere migliore di quello che esiste oggi, che è stato ridotto ad uno stato indecente” spiega Piergiorgio Andreoli, uno degli oltre 800 che sabato hanno deciso di porre la propria firma ai banchetti allestiti da Enpa, Lav e Zampamica in Piazza XX Settembre e al mercato dell’area ex Piccola.
“Serve un posto ordinato dove mantenere i cani rimasti senza padrone, che sia regolamentato e gestito da un soggetto pubblico” sottolinea un altro dei firmatari, Alberto Cazzaniga, residente in città.
Come spiegato dagli animalisti, con l’eventuale chiusura del canile “la città perderebbe uno dei suoi punti di riferimento” e il problema non riguarda solo i cani randagi o abbandonati, perché anche i “fido” di proprietà recuperati dall’accalappiacani verrebbero poi stallati in altre strutture, la più vicina quella di Merate: “Più volte è capitato che il mio cane scappasse, che fosse ritrovato e accompagnato in canile. Se lo chiudono a chi ci si dovrà rivolgere poi?” si è chiesto Ermanno Corti di Galbiate.
“Stiamo raschiando il fondo del barile e togliamo anche agli animali. Andrà a finire che ci ritroveremo come tante realtà del meridione, con i cani randagi per le strade” ha sottolineato la lecchese Tiziana Polvara.
La possibile scomparsa del servizio offerto dal rifugio cittadino sembra quindi preoccupare i cittadini, tanto che le firme raccolte sabato, come sottolineato dagli organizzatori, sono solo una parte delle adesioni: oltre un centinaio sono infatti i moduli per la petizione richiesti via mail dagli interessati e che verranno riconsegnati nei prossimi giorni agli enti animalisti.
Inoltre, già dalla prossima settimana, le associazioni prevedono altre iniziative di raccolta in piazza.