LECCO – Si terrà nel pomeriggio di questo giovedì l’assemblea intercomunale dei Soci di Silea, ovvero dei comuni parte della società che gestisce la raccolta rifiuti e l’inceneritore di Valmadrera; è la prima riunione dopo l’indagine sul traffico di ecoballe dal Sud d’Italia che cita anche il forno di Valmadrera tra gli impianti lombardi dove potrebbero essere stati conferiti rifiuti in modo non conforme alla legge.
Non solo, nel pomeriggio saranno discussi altri punti importanti che riguardano la Società Silea, l’indagine epidemiologica, oltre a nuove iniziative in merito al teleriscaldamento. Per questo motivo il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero ha ritenuto di rivolgersi a tutti i sindaci della Provincia con una lettera che di seguito pubblichiamo:
“Gentili Sindaci, chi vi scrive è di nuovo il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero.
Ci conoscete e conoscete il nostro impegno che profondiamo ormai da tre anni a favore di una gestione dei rifiuti nella nostra provincia che guardi al futuro in termini di sostenibilità ambientale, che comporti meno rischi per la salute dei cittadini ed in linea con quanto stabilito dalle recenti direttive dell’Unione Europea (Economia Circolare – 14 marzo 2017).
Gli ultimi fatti di cronaca hanno evidenziato come l’attuale strategia della nostra società SILEA che per nostro conto gestite tramite gli organi di rappresentanza, e che ha nell’impianto di incenerimento il cardine su cui si poggia sia destinata a bruciare sempre più rifiuti non nostri. Tutto ciò, inoltre, con gli ingenti investimenti per il teleriscaldamento richiesti dalla prescrizione Regionale per avere il forno al massimo carico termico, cosa necessaria per poter sostenere un bilancio che altrimenti farebbe fatica a chiudersi in positivo se non aumentando le tariffe ai cittadini. Tale evidenza è anche contenuta nella relazione dell’allora amministratore unico Mauro Colombo allegata al bilancio 2015 laddove veniva prefigurato a pag. 15 “un nuovo quadro normativo con il decreto Sblocca Italia”.. ” lo scopo di tale norma è di fluidificare la circolazione in ambito nazionale dei rifiuti”, nuovo scenario che non pensavamo entrasse nella cronache giudiziarie di giornali nazionali.
Ricordiamo poi l’altra vicenda importante, la delibera ANAC del giugno scorso che ha stabilito l’inconferibilità dell’attuale presidente del CDA. Ciò pone un dubbio non da poco sulla validità degli atti firmati dall’attuale presidente (e sulle relative responsabilità societarie) ed in particolare quanto messo a gara per la vicenda del teleriscaldamento nonché il mega appalto sulla raccolta, base d’asta 123 milioni di €, che verrà assegnato a fine estate. Abbiamo segnalato a voi Sindaci ed ai vostri responsabili della prevenzione della corruzione tale situazione già a dicembre 2016: non potete ora chiamarvi fuori da tale responsabilità. Riteniamo che non dobbiate farvi carico di una decisione – quella di ratificare l’incarico per un eventuale ricorso (che potrebbe uscire dal punto 5 dell’Assemblea Intercomunale di Giovedì 20-07-2017) – e dovrebbe semmai riguardare la persona coinvolta ed il CDA che ha conferito l’incarico.
Riguardo ad altri temi importantissimi come l’analisi epidemiologica sulla salute dei cittadini nella zona di ricaduta dei fumi dell’inceneritore, nonostante le promesse fatte da qualche sindaco locale che aveva dichiarato che già a metà anno si sarebbero avuti i primi risultati, nulla si sa mentre gli investimenti sono ormai partiti. Con poco rispetto di molti cittadini e delle associazioni che li rappresentano, alla nostra richiesta di avere un membro qualificato nel comitato scientifico, richiesta fatta ad ottobre 2016, non è mai pervenuta nessuna risposta ufficiale positiva o negativa che fosse, quantomeno per un senso di minima cortesia verso chi vive sul territorio. Ci risulta inoltre che il comune di Suello che aveva chiesto risposte e dati precisi all’ATS non abbia ricevuto mai nulla. Il tutto avviene in un regime di poca trasparenza.
Per quando riguarda le buone pratiche di differenziazione e riciclo verso le quali dovrebbe essere orientato il futuro di una società moderna come dovrebbe essere SILEA, riscontriamo come la tariffazione puntuale, che si sta diffondendo sul territorio nazionale grazie alla visione di amministratori più aperti e forse un po’ più lungimiranti, non sia contemplata nella gara di appalto se non laddove sia richiesta e comunque sia fuori dai termini economici fissati. Dello studio fatto fare da SILEA sulla fabbrica dei materiali nel 2016 non si è mai discusso: ostinatamente si continua ad immaginare un futuro legato per molti anni all’incenerimento.
Ancora una volta vi chiediamo di assumervi le vostre responsabilità prima di arrivare a punti di non ritorno, come previsto nei punti 3 e 4 all’ordine del giorno della prossima Assemblea Intercomunale di giovedì, riguardante la gara di affidamento delle pratiche autorizzative per la revisione dell’AIA e della VIA della centrale di teleriscaldamento (che comporterà un ulteriore allungamento dei tempi autorizzativi e quindi di funzionamento dell’inceneritore).
Mentre nell’atto di indirizzo si parlava di studi di fonti alternative e si è anche aperto un tavolo di confronto in Regione con dei punti precisi da definire, ora si spinge l’acceleratore sul progetto che prevede come fonte di alimentazione la combustione dei rifiuti. Tale decisioni segneranno pesantemente il futuro del territorio lecchese.
Noi continueremo ad incalzarvi, voi per primi, ed a utilizzare tutte le possibilità consentite dalla legge e dal vivere civile per ottenere quanto pensiamo sia giusto e augurabile per le generazioni future cioè per i nostri figli.
Disponibili ad un confronto sereno e costruttivo vi esortiamo pertanto a riconsiderare quanto state approvando ed a immaginare scenari diversi: esempi virtuosi, cui eravamo destinati ma dai quali una politica miope ci ha allontanato a metà del primo decennio degli anni 2000, ce ne sono in Italia parecchi: abbiate il coraggio di imitarli e seguirli”.
Il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero