Ivan Basso al Don Guanella: “Il campione vero è don Agostino”

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LECCO – “Andrò al Giro d’Italia per vincerlo. Il Tour? Non so ancora. Non è detto che non lo corra. Dovrò valutare innanzitutto le mie condizioni, poi dovremo vedere anche cosa deciderà la mia squadra. Per ora penso a preparare al meglio la nuova stagione, che inizierà già domenica prossima in Toscana e che sarà un’altra stagione importante, come del resto lo sono tutte”. Ivan Basso, corridore professionista, ha fatto tappa venerdì sera a “Casa don Guanella” a Lecco.

Il vincitore dei Giri d’Italia del 2006 e del 2010 aveva infatti accolto l’invito di don Agostino Frasson, direttore della comunità educativa di via Amendola, a sostenere con la propria partecipazione a una cena di solidarietà il nuovo progetto di agricoltura sociale che la stessa “Casa Don Guanella” sta portando avanti a Valmadrera attraverso la ristrutturazione di una cascina destinata a divenire  strumento di formazione, orientamento, inserimento lavorativo, cura e accoglienza.

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Ivan Basso è stato dapprima accompagnato proprio presso la struttura agricola in località Piazza Rosè affinché potesse constatare di persona la valenza e la portata di un’iniziativa che  in tempi recenti era stata fatta conoscere anche al noto musicista Vince Tempera e al ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, oltre che a un altro ciclista professionista, Matteo Trentin.

Poi il trasferimento a “Casa Don Guanella”, dove in serata si è svolta la cena (presenti oltre 130 commensali) preparata e servita dagli allievi del Centro di formazione professionale alberghiero di Casargo.

L’appuntamento conviviale è stato preceduto dalla proiezione di un simpatico filmato in cui, oltre a presentare in sintesi il progetto “Cascina Don Guanella”, veniva ripercorsa la carriera di Basso attraverso una serie di significative immagini e spezzoni di interviste rilasciate dal campione varesino a varie emittenti televisive.

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Basso ha mostrato di gradire l’inatteso omaggio e a don Agostino, che subito prima lo aveva ringraziato per la sua adesione alla serata e “per aver voluto condividere un momento importante della nostra giornata”, ha detto: “Qui dentro il vero campione sei tu, non sono io”. Per poi elogiare l’iniziativa portata avanti dalla comunità educativa e confermare pubblicamente il suo desiderio di andare al Giro per recitare un ruolo da protagonista.

“Sogno di chiudere la carriera con una grande vittoria – ha detto il corridore trentaseienne – e voglio crederci. Del resto sognare fa parte della mia professione, ma avrò bisogno dell’aiuto di tutti i miei tifosi”.

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In precedenza Ivan Basso aveva confidato al cronista che “di fronte all’energia di don Agostino, messa al servizio del prossimo e in particolare dei ragazzi a rischio di emarginazione, si può soltanto rimanere a bocca aperta”. E aveva aggiunto: “Non farò mancare il mio apporto al progetto che questa Casa sta portando avanti, perché un’iniziativa educativa di così grande spessore deve essere sostenuta e adeguatamente valorizzata”.

E prima che gli allievi della scuola alberghiera valsassinese iniziassero il loro servizio ai tavoli, Basso aveva firmato il murales realizzato da Afran all’ingresso della “Casa Don Guanella”. Una firma e una dedica che sono andate ad aggiungersi a quelle di altri celebrati campioni dello sport del pedale.

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