La scure dei tagli sui lavori pubblici, Rota: “Situazione difficile”

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LECCO – “E’ una situazione difficile, nei lavori pubblici siamo passati da programmi triennali con importi tra i 20-25 milioni del passato a prevederne la metà e con la difficoltà di poter spendere questi soldi ”.

E’ l’assessore comunale Francesca Rota a fare nuovamente i conti con il patto di stabilità e con la scelta delle opere pubbliche da poter realizzare da qui al 2015.

Pesanti i tagli apportati al piano adottato dalla Giunta lo scorso anno: sulle manutenzione strade si è passati da1,71 a 1,65 milioni di euro e ancor più drastica la scure sulla manutenzione degli immobili comunali, in particolare su quelle ordinarie che da 1 milione previsto nel 2012 scendono a 341 mila euro; “Praticamente di due terzi” ha commentato con amarezza l’assessore.

Saltano gli interventi sui siti a rischio dissesto idrogeologico, già sottratti al piano dalla precedente commissione, ma permane l’opera di miglioramento per il deflusso delle acque del torrente Caldone (circa 154 mila euro). Previsto per il 2014 l’opera di sistemazione del Ponte Azzone Visconti, 280 mila euro di cui la metà finanziati da Parco Monte Barro e Cariplo, insieme alla riqualificazione del Centro Sportivo Bione per 1,46 milioni.

Ma il vero problema per il Comune, sempre a causa del patto di stabilità, è riuscire a mettere a gara gli appalti:

L’unica gara che siamo riusciti a bandire in questi mesi è quella per la manutenzione straordinaria delle strade e del verde pubblico, per 1,8 milioni di euro finanziati nel 2011 – spiega l’assessore – Stiamo cercando di mandare avanti le cose più necessarie, nell’ottica di garantire la sicurezza della città”.

In programma c’è anche l’intervento di riqualificazione della piscina del Bione, per il quale l’amministrazione comunale ha impegnato 700 mila euro, ed anche la rimozione dell’amianto dai tetti della scuola primaria Diaz di San Giovanni, dalla materna R. Spreafico di Germando e dalla primaria Toti di Maggianico, che però è slittata a data da destinarsi.

“Avevamo previsto di iniziare i lavori con le vacanze di Natale e organizzato il tutto con il personale degli istituti, ma il decreto del Fare ha dato un’ulteriore stretta al patto di stabilità e ci ha obbligati a rinviare. La gara la faremo lo stesso, ma dovremo precisare che il Comune si riserva fino all’ultimo momento di non poter sottoscrivere contratto. Una situazione incredibile”.

Su tutto pesa poi la necessità del comune di incassare quanto previsto nel 2013, in primis la vendita di via Roma.

“L’amministrazione ha preferito non investire sulle opere pubbliche al contrario che su servizi culturali/sociali. Di certo non ci sono soldi a sufficienza per gestire interi immobili comunali, ma la Giunta avrebbe dovuto fare scelte più selettive sulle spese” è la critica del consigliere della Lega, l’ex assessore Stefano Parolari.