L’addio all’onorevole Vittorio Calvetti: “Eri un’anima bella”

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Nella  chiesa parrocchiale di Castello di Lecco l'ultimo commosso saluto all'onorevole Vittorio Calvetti, morto all'età di 99 anni.
Nella chiesa parrocchiale di Castello di Lecco l’ultimo commosso saluto all’onorevole Vittorio Calvetti, morto all’età di 99 anni.

LECCO – Chiesa di Castello gremita, oggi pomeriggio, per l’addio a Vittorio Calvetti. Per l’ultimo commosso saluto al decano dei parlamentari lecchesi, educatore ed esponente di primo piano del mondo politico e della pubblica amministrazione, si sono ritrovati in molti nella parrocchiale del rione cittadino in cui abitava.

Un abbraccio ai familiari e agli amici, poi il primo invito del parroco, don Egidio Casalone, a mettersi in ascolto della parola di Dio “che rianima la nostra fiducia, perché il Signore ha vinto la morte”.

Vittorio-Calvetti_funerali_Lecco_2014 (9)La benedizione della salma accompagnata dal canto del Purificami o Signore, quindi l’ascolto della lettera di San Paolo a Timoteo (“E’ giunto il momento di sciogliere le vele, ho combattuto la buona battaglia…”) e del Vangelo di Matteo con il racconto delle beatitudini.

All’omelìa don Egidio ha premesso che “quello odierno è il giorno del commiato al professore e all’onorevole Calvetti, o meglio al nostro fratello Vittorio”. “I suoi 99 anni lui li ha donati ai suoi familiari, alla sua gente di Lecco e alla nostra nazione – ha aggiunto – con lucidità e restando costantemente aggiornato, anche negli ultimi anni della sua vita, su ciò che accadeva”.

Vittorio-Calvetti_funerali_Lecco_2014 (13)Ad ascoltare il sacerdote nelle prime file, accanto alla bara su cui era stato deposto un cuscino di rose bianche, le figlie Maria, Angela, Franca e Paola. Poi gli adorati nipoti, i pronipoti e numerosi amici, alcuni dei quali di importanti quanto leali sfide politiche.

“Io ho conosciuto Vittorio nel 1970 qui a Castello – ha spiegato don Egidio – poi l’ho ritrovato dopo 40 anni in questa stessa Parrocchia. Aveva l’entusiasmo di chi vuole spendersi per il bene della comunità. Siamo vicini al Natale, giorno in cui noi guarderemo a Dio che entra nella storia dell’umanità. Ecco, mi piace oggi pensare che l’esistenza di Calvetti è stata una vera incarnazione”.

Il sacerdote ha quindi parlato dell’ex deputato lecchese come di “un grande uomo” e di “un politico di razza”. “Ma a ciò – ha specificato – occorre aggiungere che la forza di entrare al meglio nel tessuto della società nasce da una fede solida, coraggiosa e matura, dalla nobiltà d’animo e da sani princìpi, frutto di una forte educazione cristiana”.

Vittorio-Calvetti_funerali_Lecco_2014 (7)Il parroco di Castello non ha esitato a definire Vittorio Calvetti “un’anima bella”.

E ha aggiunto: “Lui Dio l’ha visto già su questa Terra, scoprendolo nel volto di ogni donna e di ogni uomo. E ha sperimentato la bellezza di una fede che diventa speranza per ciascuno di noi”.

Avviandosi a concludere la sua omelìa, don Egidio ha sottolineato come Calvetti lasci a tutti noi un testamento di impegno. Poi, rivolgendosi idealmente proprio “all’amico Vittorio”, ha detto: “Grazie per il bene che hai saputo regalare a tutti noi. Ci lasci molti e grandi insegnamenti, ma ora dal Cielo continua a vegliare sui tuoi cari e sulla nostra fragile nazione”.

Prima che il rito si concludesse Francesca, a nome dei nipoti, rivolgendosi a sua volta all’amato nonno lo ha ringraziato “per averci insegnato il valore delle cose semplici” e “per aver nutrito di affetto e di amore le nostre famiglie”. “E grazie – ha aggiunto – per essere stato un nonno dal cuore immenso e generoso”.

Commosse espressioni di commiato sono state pronunciate anche da don Paolo Ventura, vicario della Comunità pastorale “Madonna del Rosario” e responsabile dell’Oratorio parrocchiale di Castello, e da don Vittorio Bianchi. Quest’ultimo, originario di Mandello e attualmente parroco ad Abbadia Lariana, ha ricordato che nel suo essere sacerdote c’è anche l’impronta di Vittorio Calvetti, tra l’altro a sua volta nativo di Mandello.

“Mi ha sostenuto nei primi anni della mia scelta vocazionale – ha detto don Vittorio – e mi ha insegnato i rudimenti del greco”. “E mi raccomandava – ha aggiunto – di annunciare a tutti che è bello essere cristiani”.

Poi l’uscita della salma dalla chiesa, preceduta dal gonfalone del Comune di Lecco listato a lutto, e il successivo rito della sepoltura al cimitero monumentale.

DI SEGUITO, ALTRE IMMAGINI DEL RITO FUNEBRE DELL’ONOREVOLE VITTORIO CALVETTI MARTEDI’ 23 DICEMBRE NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI CASTELLO