L’Api al Ministro Orlando:“Il sistri è tutto da rifare”

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Mauro Gattinoni, API Lecco

LECCO – “La decisione di riavviare il Sistri dopo i numerosi tira e molla e nonostante le criticità sperimentate dalle aziende, evidenzia come sia necessario un nuovo sistema, che vada incontro alle Pmi ed eviti eccessivi sovraccarichi economici ed organizzativi”.

Non lascia spazio ad interpretazioni il commento di Mauro Gattinoni, Direttore dell’Api di Lecco, sul prossimo avvio del sistema di tracciabilità elettronico dei rifiuti. Il decreto ministeriale dello scorso 20 marzo prevede infatti l’avvio dell’operatività dal 1°ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono/trasportano rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre aziende l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2013

“Abbiamo ribadito al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, nel corso di un recente incontro, come non siamo mai stati contrari ad un progetto di tracciabilità anche informatica dei rifiuti con le finalità ambientali per ovviare a reati e abusi anche da parte di formazioni criminali; tuttavia, anche alla luce della situazione economica e del contesto generale in cui si colloca, l’unico effetto che il sistema Sistri produce nell’immediato è solo un aggravio di costi e di adempimenti burocratici per le piccole e medie imprese di cui, francamente, non si sentiva il bisogno”, conclude Gattinoni.

Tra i nuovi criteri da tenere in considerazione per la sostituzione del Sistri con un nuovo meccanismo, l’Api ha proposto la necessità di una sperimentazione delle procedure e di un collaudo prima che lo stesso entri in operatività, il coinvolgimento delle organizzazioni delle imprese sia nella fase di progettazione che in quella di sperimentazione, la gratuità del sistema e la previsione di semplificazioni per i piccoli produttori di rifiuti.