LECCO – Il futuro della Lecco-Bergamo attende ora l’incontro tra gli avvocati di Provincia e Impresa Salini: sanno infatti i legali di ambe le parti, la prossima settimana, a confrontarsi sulle nuove condizioni di contratto proposte dalla Provincia per consentire l’avvio degli scavi della galleria, alla luce delle risorse attualmente a disposizione dell’ente pubblico.
E’ quanto emerso martedì, nel giorno in cui avrebbe dovuto tenersi l’appuntamento tra i referenti di Villa Locatelli e dell’impresa incaricata dei lavori; in questa occasione la Provincia avrebbe voluto illustrare l’atto di sottomissione con le novità contrattuali per far ripartire il cantiere ed evitare la revoca dell’appalto.
Appuntamento ‘saltato’ per la mancata presenza dell’impresa che però, attraverso i propri avvocati, ha fatto sapere della disponibilità di questi ultimi ad incontrare i legali di Villa Locatelli. “Una richiesta che si presta a diverse interpretazioni, noi crediamo lasci intendere qualcosa di positivo” fa sapere il consigliere provinciale Mauro Galbusera.
La speranza è che possa finire la situazione di stallo venutasi a creare tra ente provinciale e impresa: il cantiere è fermo ormai da gennaio, l’azienda chiede certezze sui finanziamenti dell’opera e solo di recente dalla Regione sono stati confermati nove milioni di euro aggiuntivi (6 mln attraverso fondi regionali e 3 mln dal patto per la Lombardia); ne mancano altri otto che il Ministero dovrebbe mettere sul piatto per arrivare ai 118 milioni di euro, costo oggi complessivo dei lavori.
Anche per questo la Provincia ha avanzato ad Anas la richiesta di subentrare a Villa Locatelli nella gestione dell’importante opera viabilistica aggiungendo gli ultimi finanziamenti. “Il primo incontro che abbiamo avuto a Roma nelle scorse settimane è stato positivo – spiega Galbusera – a settembre ne avremo un secondo. In ogni caso sarà la Provincia a gestire questi ultimi passaggi verso la ripartenza del cantiere o per il riappalto dell’opera”.