Paradossale e in qualche modo sconcertante – ma in definitiva provocatoria ed educativa – l’iniziativa in scena nella ‘piazza’ del centro commerciale Meridiana. In quello che è un po’ l’emblema del consumismo ecco i lavori, interessanti e utili, dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo n. 3 di Lecco, all’interno della “Piccola fiera dell’ecosostenibilità“.
Bici che riescono a illuminare dei pannelli pedalando velocemente, mongolfiere con messaggi ecologici in volo, stand, presentazioni, plastici, cartelloni: un grande lavoro, simbolico anche per la collocazione scelta, realizzato grazie alla forte spinta della direzione didattica e con il supporto della cooperativa “Eco 86”.
Tanta la gente incuriosita, presente nell’agorà del grande centro commerciale in quello che è il giorno-tipo del rito della spesa settimanale: il sabato. E grazie a questi ragazzi ben coordinati e determinatissimi, i lecchesi che stavano andando a riempire i loro sacchetti di roba da consumare – non sempre consapevolmente – hanno ottenuto nozioni e spiegazioni spesso sconosciute anche agli adulti, talvolta “distratti” in questa materia.
L’ecosostenibilità è un po’ il file rouge di tutto l’Istituto Comprensivo n. 3. Ma l’impegno è stato largo, ampliato a tante scuole coinvolte: dalla materna “Rosa Spreafico” di Germanedo alle primarie “Cesare Battisti” (Acquate), “Nazario Sauro” (Germanedo) e “Oberdan” di Belledo, alla scuola media Stoppani con i suoi infaticabili Eco-stopp, autentici “guardiani ecologici” . Si tratta di alcuni ragazzi delle classi terze che “controllano” con attenzione i consumi di acqua, luce, gas e in generale dei beni della loro scuola.