LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Gentile Redazione, vorrei portare all’attenzione dei frequentatori del vostro sito quanto segue, aggiungendo una piccola provocazione finale…
Percorro quotidianamente sia il Tunnel del Barro che l’attraversamento di Lecco, in entrambe le direzioni.
Ebbene, sistematicamente, incontro auto (ma anche veicoli più grossi) che percorrono queste gallerie a luci spente.
La cosa tragicomica è che quando attiro l’attenzione dei guidatori, lampeggiando o facendo segno di accendere le luci, mi guardano sbalorditi come se fossi un venusiano o impauriti come se fossi un serial killer in cerca di vittime…raramente si accorgono di avanzare al buio, quasi mai accendono le luci, spesso mi mandano a quel tal paese con qualche gestaccio e procedono imperterriti.
Dal momento che il Codice della Strada (art.152 e 153) prevede, ormai da più di 10 anni, l’obbligo dell’uso delle luci anabbaglianti fuori dai centri abitati (e quindi anche sulle superstrade), significa che questi guidatori ignorano completamente il suddetto Codice e quindi anche il corretto uso di questi dispositivi: partono da casa a luci spente e arrivano a destinazione a luci spente. Qualsiasi percorso essi facciano.
Non parliamo poi delle vetture più recenti…essendo dotate di luci diurne a LED, che si accendono appena la macchina viene avviata, esonerano “automaticamente” il guidatore dal preoccuparsi di qualsiasi altro accorgimento. Queste luci però sono attive solo anteriormente, così mi imbatto in veicoli che da dietro sono ombre furtive ma davanti hanno due bellissimi occhi brillanti (che però non sono veri e propri fari).
Quindi, ecco la mia provocazione: spegniamo le luci in queste gallerie!
Otterremmo un sostanzioso risparmio (energetico e quindi economico, che di questi tempi non farebbe male) e obbligheremmo tutti quanti ad accendere le luci (almeno in galleria). So che nella realtà è improponibile, e pericoloso per altri motivi. Mi auguro però che queste mie poche righe possano sensibilizzare almeno i vostri lettori, nella speranza che essi siano di buon esempio per altri utenti della strada: l’inizio di un circolo virtuoso”.
Cordiali saluti”
Rocco Torri – Mandello del Lario