LECCO – E pur si muove, seppur fuori tempo massimo, e sicuramente occorreranno altre settimane prima inizi la rimozione dell’amianto dall’ex Leuci: la proprietà starebbe predisponendo il piano di bonifica da presentare all’ATS, “sappiamo che è in corso un’interlocuzione – riferisce il sindaco Virginio Brivio – ma questa è l’ultima possibilità”.
Il duro tono del sindaco riflette i sei mesi ormai trascorsi senza che i titolari dell’area si siano mobilitati per l’eliminazione dell’eternit dai tetti dell’ex fabbrica di lampadine, nonostante un’ordinanza firmata dallo stesso primo cittadino nel giugno scorso il cui termine (90 giorni) è ormai scaduto alla fine dell’estate.
Gli unici a mobilitarsi sono invece i residenti della zona che nei giorni scorsi hanno depositato una raccolta firme, ben 375, quelle raccolte tra gli abitanti delle palazzine adiacenti all’ex fabbrica: in tutto nove condomini, quelli di via XI Febbraio, via Balicco, via Tubi, via Cortisella, una petizione alla quale hanno aderito anche la famiglia Fiocchi e la ditta Corti Costruzioni.
Una lettera dove i firmatari denunciano il “concreto rischio per la pubblica incolumità, costituito dal già verificatosi crollo di parti della copertura in amianto” oltre che per le condizioni ammalorate dell’eternit, “amianto di matrice friabile, le cui fibre si stanno disperdendo nell’aria”.
Per i cittadini “sussistono i motivi per i quali il Comune debba esercitare il potere di sostituzione” ed operare esso stesso la bonifica e la messa in sicurezza dell’area, assoggettando alla proprietà, la società Lago srl, i costi dell’operazione.
“E’ un intervento significativo dal punto di vista economico – spiega il sindaco – ed è assurdo debba farlo il Comune quando dall’altra parte c’è una proprietà che ha nome e cognome. Stiamo approfondendo con il magistrato come agire, prestando attenzione alla questione della salute pubblica ma anche facendoci rispettare ed evitando un pericoloso precedente”.
Nel frattempo, negli ultimi giorni è scomparso lo striscione con l’annuncio di vendita della fabbrica, che sventolava sulla facciata dell’ex Leuci. I ben informati parlano di una trattativa per la cessione proprietaria ma al momento non ci sono ulteriori dettagli rispetto alla compravendita, se si tratti dell’intera area o solo di una porzione, e se si sia compiuta.
“Non cambia la sostanza della situazione – spiega il sindaco – la bonifica dovrà comunque essere eseguita”.