Lierna festeggia il suo parroco. Don Marco prete da 40 anni

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Don Marco Malugani, dal 2008 parroco di Lierna.
Don Marco Malugani, dal 2008 parroco di Lierna.

LIERNA – Lierna in festa, domenica 26 giugno, per i 40 anni di sacerdozio di don Marco Malugani, dal 20 settembre 2008 alla guida della comunità parrocchiale. La significativa ricorrenza verrà ricordata durante la messa festiva delle 10.30.

“Sono giunto al traguardo dei 40 anni di sacerdozio un po’ logorato dagli anni ma abbastanza allenato nell’esercizio del ministero sacerdotale”, dice il parroco, che così si racconta: “Di origine e formazione ambrosiana, mi definisco con un po’ di umorismo un cavolo trapiantato. Il passaggio da Milano a Como è avvenuto attraverso l’Opera Don Folci, che mi ha affidato tre incarichi preziosi prima del sacerdozio: di amministratore oratoriano alla periferia di Roma, come sacerdote novello, di vicerettore e insegnante di Lettere nel preseminario “San Pio X” in Vaticano e, infine, di amministratore vocazionale nella diocesi di Perugia”.

“In seguito – aggiunge don Marco – il vescovo Teresio Ferraroni  accorda la fiducia inviandomi coadiutore in Valfurva e ad Albosaggia e dandomi la possibilità di lavorare con due numerosissimi gruppi di ragazzi e giovani, che mi affaticavano ma che ancor più mi fortificavano. Contemporaneamente insegnavo religione nelle scuole medie e a Sondrio alle Superiori. In quegli anni se eravamo un po’ creativi  gli oratori si riempivano e per il prete giovane e disponibile era spesso inscindibile il binomio scuola-oratorio”.

Sempre in quel periodo, all’attuale parroco di Lierna fu chiesto di fare l’amministratore parrocchiale prima di Caiolo poi di Faedo Busteggia. Nel 1988 venne nominato parroco di Castione, incarico ricoperto fino al 2008, e dal 2000 al 2008 anche di Postalesio.

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“Sono tanti i ricordi e le persone incontrate – osserva don Marco – In particolare le belle amicizie con i colleghi insegnanti e i presidi, tra confratelli sacerdoti. Il Signore mi ha voluto bene. Ha avuto pazienza e misericordia per i miei difetti, i miei sbagli, i miei peccati. La gente mi ha anche criticato, ma soprattutto amato e apprezzato. Sono contento di essere prete e le soddisfazioni hanno superato le delusioni”.

Quindi un riferimento alla realtà in cui esercita da otto anni il suo ministero: “Ora per me Lierna è il paese più bello, la comunità di Sant’Ambrogio la più attraente. Porto tutti nel cuore e per ciascuno invoco la benedizione del Signore. Per me chiedo la grazia di non essere un cristiano mediocre e un prete rassegnato, ma sempre appassionato”.