VALMADRERA – “Il forno inceneritore di Valmadrera brucerà più rifiuti!”. Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” lo aveva denunciato lo scorso agosto e torna a ribadire che “il quantitativo dei rifiuti inceneribili nel forno passerà da 87 mila a circa 100 mila tonnellate all’anno, ovvero aumenterà di oltre il 10%”.
L’associazione ambientalista se la prende con la Regione Lombardia, che ha rilasciato la nuova autorizzazione a incenerire circa 100 mila tonnellate, ma anche coi Sindaci della provincia di Lecco che, quasi all’unanimità, hanno detto sì all’aumento dei rifiuti da bruciare a Valmadrera. Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “E’ una situazione paradossale. I Sindaci sono i primi tutori della salute pubblica. Eppure col loro voto favorevole all’ampliamento dell’incenerimento, si sono resi corresponsabili per il futuro aumento dell’inquinamento dell’aria e dei conseguenti danni alla salute pubblica!”
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” da sempre si è dichiarato contrario all’ampliamento dei quantitativi inceneribili a Valmadrera, chiedendo l’attuazione di politiche per la riduzione alla fonte dei rifiuti e per l’estensione delle raccolte differenziate. Solo in questo modo si riuscirebbe a diminuire il quantitativo dei rifiuti da bruciare. Spiegano gli ambientalisti: “Occorre mettere in campo azioni per la riduzione alla fonte dei rifiuti e per aumentare la raccolta differenziata in tutti i comuni della provincia di Lecco. Con questi impegni è dimostrato che sarebbe sufficiente far funzionare una sola linea di incenerimento con potenzialità massima di 55 mila tonnellate all’anno”.
Conclude Fumagalli: “L’incenerimento dei rifiuti è un sistema vecchio e inquinante. Le Istituzioni e Silea devono cambiare registro e, anziché aumentare i rifiuti da bruciare, devono far diminuire i rifiuti prodotti!”.