Lotta alle zanzare: “La programmazione del Comune è zoppa”

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LECCO – “La lotta alle zanzare programmata dal comune di Lecco è zoppa e andrebbe rivista”. Parola di esperto.

A parlare è Franco Bianchi, titolare della Lariocontrol di via Ponchielli (Lecco) azienda che si occupa anche di questo tipo di interventi, il quale, dopo aver letto l‘articolo pubblicato lo scorso 2 maggio, ci ha contattati con l’intendo di dare un consiglio al Comune e sottolineando come la programmazione degli interventi sia da rivedere.

“Sono anch’io di Lecco – spiega Bianchi – e faccio questo mestiere da anni, quindi mi è sembrato doveroso intervenire. Entrando nel merito della questione, direi che è sbagliato il concetto di programmare un sistema di controllo come quello proposto dal Comune di Lecco. Va benissimo l’intervento larvicida in calendario dall’1 al 15 maggio, bene anche il secondo dall’1 al 15 giugno, poi però c’è un salto di un mese e si passa ad agosto, dall’ 1 al 15, poi si salta settembre per effettuare l’ultimo intervento a ottobre dall’1 al 15. E’ un calendario zoppo, e se facciamo un confronto con quanto viene consigliato ai privati dallo stesso Comune, che invita i cittadini ad effettuare interventi nel periodo estivo, come per per esempio pulire e trattare con prodotti larvicidi i tombini nelle proprie aree private (giardini, cortili, ecc.) ogni 10-20 giorni, è chiaro che le cose non tornano”.

Ma non è tutto, anzi Bianchi è ancora più perplesso per l’intervento adulticida: “Per questo tipo di intervento è stato stilato un calendario di massima, senza prima prendere visione di qual è la reale situazione sul territorio delle zanzare. Mi spiego, è inutile fare un intervento su ogni zona verde, senza prima effettuare un monitoraggio, perchè si potrebbe scoprire che, ad esempio, si irrora insetticida su un’area pubblica quando in realtà non ce n’è bisogno e in un’altra invece, ci sarebbe la necessità di un intervento in più. Insomma bisognerebbe approcciare in modo diverso al problema, in maniera più metodica e scientifica e lo dico anche per una questione ecologica e di rispetto dell’ambiente. Perchè irrorare le aree verdi in date fissate a priori senza aver prima effettuato un monitoraggio della situazione zona per zona? In questo modo si potrebbe anche ottenere un risparmio, in quanto si andrebbe ad intervenire solo in quelle zone dove c’è effettivamente bisogno. Lo dico per il bene della salute dei cittadini e del portafoglio….”.

Quindi sarà un intervento inefficace? “Sicuramente zoppo, come ho già detto. E poi molto lo faranno anche le condizioni meteoclimatiche, un’estate calda e asciutta solitamente comporta una minor presenza di zanzare in quanto non è quello l’habitat adatto per deporre uova e proliferare. Ma al di là delle condizioni meteoclimatiche della prossima estate servirebbe un intervento decisamente più mirato e scientifico”.