MALGRATE – Quando il settore pubblico investe bene le risorse, i benefici ci sono per tutti. Una teoria semplice e condivisa, ma che non sempre, purtroppo, riesce a trovare facile corrispondenza nei fatti. A sentire, però, Comune e commercianti di Malgrate, questa prima estate con il nuovo lungolago sembra essere la prova di come gli sforzi pubblici possano davvero tramutarsi in opportunità per l’intera comunità. Agosto è ormai finito ed è tempo di bilanci: per questo abbiamo incontrato i titolari di alcune delle attività che si affacciano proprio sulla nuova passeggiata malgratese e scambiato qualche parola con il primo cittadino, Giovanni Codega. La risposta? Unanime: il lungolago ha cambiato drasticamente il volto del comune che, oggi, forse, guarda un po’ più dall’alto in basso il dirimpettaio capoluogo di provincia.
Luogo di ritrovo per i residenti, meta per le passeggiate serali di lecchesi e non solo, località in cui i turisti possono sostare qualche giorno in più e, chiaramente, opportunità per dare maggiore visibilità alle attività commerciali. Raccogliendo i commenti pare che il lungolago metta tutti d’accordo, proponendosi come modello a cui, forse, anche Lecco potrebbe guardare.
Non può che dichiararsi soddisfatto, viste le premesse, il sindaco Codega, cui abbiamo chiesto di commentare l’estate malgratese. “Per tutta la bella stagione – spiega – il lungolago ha attirato persone del posto così come dalle zone vicine. Un luogo di incontro sempre pieno di persone”, sia nelle ore calde del giorno, quando è possibile prendere un po’ di sole, che la sera, “quando in molti hanno preso l’abitudine di darsi appuntamento proprio sulla passeggiata. Il riscontro – continua – è estremamente positivo, sia da parte dei residenti, che finalmente hanno un nuovo centro pieno di vita, che dei commercianti, che hanno potuto aumentare il loro giro d’affari”.
Dopo i disagi provocati dai lavori e le critiche, che negli anni scorsi non sono mancati, pare quindi che tutto sia stato adeguatamente ripagato: “l’investimento è servito per creare qualcosa di buono, che genera un indotto in grado di ripagare i privati dello sforzo pubblico”. E cosa dire, poi, dei turisti? “Non sono mai mancati i turisti stranieri – spiega Codega – ma in genere si trattava di persone che sostavano al massimo una notte. Una toccata e fuga per poi andare altrove, in posti più accattivanti. In questi mesi il nostro comune si è trasformato in un luogo in cui fermarsi”.
E se il commento più istituzionale è positivo, per nulla differente sembra essere quello di chi sul lungolago ci lavora. “Malgrate sta diventando la Portofino del Lario – afferma ridendo la titolare di Tato Gelato, Paola Mari – Un punto di ritrovo fantastico, in grado di risvegliare l’intero paese. Durante tutte queste serate estive il lungolago ha attratto sempre molte persone: gente che prima andava altrove oggi si dà appuntamento qui. Senza dimenticare, poi, i turisti. Russi, cinesi, francesi, spagnoli: in questi mesi ho incontrato persone provenienti da tutta l’Europa e persino da altri continenti. Siamo tutti davvero entusiasti”.
Concorde anche Chris Del Ghiaccio, titolare del locale Covo Nord Ovest: “Qui non c’era nulla da vedere, era la desolazione. Gli anni dei lavori, poi, avevano complicato ulteriormente le cose. Oggi, però, i disagi del passato sono stati molto ben ripagati: ci troviamo in un luogo bello, che attira tanta gente e nel quale si può anche pensare di organizzare delle nuove manifestazioni. Sì, perché quando ti trovi in uno scenario come questo, allora viene davvero la voglia di darsi da fare per proporre iniziative. Domani, per fare un esempio, a chiusura della festa della Madonna della Cintura di Malgrate ci sarà un concerto di musica rock promosso dal mio locale in collaborazione con altre tre attività vicine, Tato Gelato, la pizzeria San Gennaro e la tabaccheria Anghileri. La voglia di fare non manca: ora – conclude – è tutta un’altra cosa”.