MANDELLO – Un progetto portato avanti nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 e un’esperienza che ha coinvolto tutte le scuole dell’infanzia di Mandello e che sta tra l’altro per sfociare nella realizzazione di un piccolo libro destinato a ogni bimbo e a tutte le famiglie, che avranno così l’opportunità di conservare e rivedere nel tempo la testimonianza di un lavoro svolto congiuntamente da insegnanti e alunni.
“Chi ci ha messo in tavola?” – questa la significativa denominazione del progetto, legato a Expo 2015 e al filo conduttore dell’esposizione universale di Milano – ha scritto mercoledì 17 giugno il suo atto finale con bimbi, docenti e genitori delle materne del capoluogo e delle frazioni riuniti al cineteatro “De Andrè”.
A dare loro il benvenuto la psicologa Stefania Lauri, coordinatrice del progetto, la quale ha sinteticamente ricordato i vari percorsi dell’esperienza condotta nelle singole realtà scolastiche dai piccoli alunni, che avevano tra l’altro avuto l’opportunità di visitare un panificio e di svolgere loro stessi attività di panificazione.
“Per il progetto di questo anno scolastico – ha detto la psicologa – avevamo pensato all’alimento più semplice e a suo modo più prezioso qual è pane, elemento alimentare principe che si lega anche alle tradizioni e alla cultura dei popoli”.
“I bambini sono stati anche invitati a riflettere sul tema dello spreco – ha aggiunto – e del rispetto del cibo, che determina l’esistenza stessa e che predispone i bambini a un futuro che potrà rivelarsi utile a tutti come il tema stesso di Expo, ossia Nutrire il pianeta, suggerisce ”.
Dopo l’intervento di Stefania Lauri sono state proiettate le immagini delle pagine che compongono il libretto che, come detto, sta per essere realizzato anche in formato cartaceo e che descrivono la storia del pane, protagonista in prima persona del racconto.
E’ toccato quindi a Maria Carizzoni, che da oltre dieci anni segue le varie iniziative portate avanti a Mandello nell’ambito del “progetto Iride”, sottolineare come proprio la cucina – e di riflesso il pane – sia un modo oltremodo efficace per entrare in relazione con persone che non si conoscono.
“Alcune donne che ho seguito nel loro percorso di coinvolgimento nella realtà locale – ha affermato rivolgendosi ai bimbi in sala – hanno preparato per voi vari tipi di pane, che troverete all’esterno del teatro e che, come vi accorgerete, per le loro caratteristiche possono accompagnare piatti diversi”.
In piazza Leonardo da Vinci erano state in effetti allestite due tavolate su cui avevano trovato posto, tra gli altri, pani del Marocco e della Turchia. E attorno a quelle stesse tavole imbandite, a conclusione del pomeriggio, si sono ritrovati grandi e piccoli.
DI SEGUITO, LE IMMAGINI DEL POMERIGGIO CONCLUSIVO DEL PROGETTO PORTATO AVANTI CON I BIMBI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DI MANDELLO