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MANDELLO – A inizio febbraio sul palco del “De Andrè” l’attore Walter Tiraboschi, affiancato dal musicista Michele Mutti, aveva raccontato la singolare storia del pianista Danny Boodman T.D. Lemon “Novecento”, abbandonato ancora neonato sul transatlantico Virginian e divenuto amico, molti anni dopo, del narratore, lui pure musicista.
Lo spettacolo era stato proposto per iniziativa delle parrocchie mandellesi di San Lorenzo e del Sacro Cuore, che avevano instaurato una preziosa collaborazione con “Teatro Piroscafo”, associazione culturale con sede a Sarnico, in provincia di Bergamo, attiva anche nell’organizzazione di corsi e laboratori teatrali.
Scopo del progetto era in effetti quello di creare un laboratorio teatrale, nella consapevolezza – come aveva ricordato in quell’occasione don Michele Gini, vicario del “Sacro Cuore” – che attraverso il teatro si possano educare i ragazzi.
“Avvicinandosi a questa forma artistica – aveva sottolineato il sacerdote – i ragazzi stessi imparano a conoscere i loro sentimenti, il loro corpo e in definitiva loro stessi”.
“Questa sera siamo stati ascoltati e aiutati dal pubblico”, aveva detto a sua volta Tiraboschi a conclusione dello spettacolo, prima di sollecitare i giovani a “provare a giocare in un modo insolito, ossia partecipando al laboratorio teatrale”.
Detto e fatto. Il laboratorio è stato organizzato, ha coinvolto nei primi quattro mesi dell’anno (a cadenza settimanale) un gruppo di adolescenti di seconda e terza media e delle prime due classi della Superiori e in quest’ultimo fine settimana al Teatro San Lorenzo di via XXIV Maggio i giovanissimi attori hanno rappresentato con bravura lo spettacolo “Drim”, particolarmente apprezzato dal numeroso pubblico.
A calcare il palcoscenico sono stati Elisa Castelnuovo, Daniela Zappa, Giona Belingheri, Giulia Polandi, Leslie Gilardoni, Luca Gentile, Michele Malgesini, Silvia Camilletti e Rosaria Accardo, oltre a Gregorio Bongiovanni.
Obiettivo del laboratorio teatrale, che ha impegnato a fianco di Walter Tiraboschi anche la mandellese Beatrice Ghezzi, non era come detto soltanto quello di fare apprendere e poi approfondire le tecniche dell’arte teatrale, ma altresì formare un gruppo di giovanissimi che possa poi proseguire e ampliare la propria presenza all’interno della vita stessa delle parrocchie, facendo da traino per altri adolescenti.
DI SEGUITO, ALCUNE IMMAGINI DELLO SPETTACOLO RAPPRESENTATO AL TEATRO SAN LORENZO DI MANDELLO E IL GRUPPO DEI PROTAGONISTI DEL SAGGIO
